Italcementi, operai in sciopero ad oltranza. La fabbrica non si tocca

italcementi sciopero

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CASTROVILLARI – Da stamane sarà sciopero ad oltranza presso lo stabilimento Italcementi di Castrovillari. I lavoratori per nulla hanno gradito le notizie arrivate da Roma dove mercoledì i Sindacati avevano incontrato la proprietà, ancora italiana – prima del passaggio definitivo ai tedeschi di Heideberg Cement – che ha presentato un nuovo piano industriale nel quale si è deciso che il presidio del Pollino dovrà essere trasformato in solo centro di macinazione. L’assemblea delle maestranze, alla presenza dei Sindaci di Castrovillari, Domenico Lo Polito, Frascineto, Angelo Catapano, e Civita, Alessandro Tocci, con il contributo dei sindacati di categoria comprensoriale hanno ribadito che non consentiranno «questo scippo al Sud» che si tramuta in un «danno pesantissimo per la Cementeria di Castrovillari». Antonio Di Franco, segretario comprensoriale generale della Fillea Cgil, dà il polso di ciò che si respira al termine dell’assemblea che ha deciso che da domani «tutto si ferma». L’aria tra i lavoratori è «pesante» ed il clima sociale è diventato incandescente. Tutti speravano in un tavolo di confronto di tutt’altro tenore e le notizie di Roma hanno innalzato il livello della preoccupazione. «Chiediamo che si prosegua nel pieno rispetto del piano industriale presentato nel 2013 e non accettiamo che l’impianto di Castrovillari diventi un centro di macinazione. Questo significa dismissione di un impianto e non sta ad Italcementi presentare un piano industriale visto che sta lasciando la proprietà dell’azienda, il piano industriale dovrà presentarlo Heideberg» continua Di Franco. Il clima in meno di 24 ore è diventato rovente nell’opificio ai piedi del Pollino che da domani vedrà tutti i lavoratori incrociare le braccia e prepararsi ad una «battaglia» a tutto campo. «Chiediamo alla deputazione calabrese di intervenire presto su questa vertenza e consentire l’attuazione dell’articolo 42» che consentirebbe la cassa integrazione straordinaria fino al 2017. Clausola che permetterebbe ai nuovi proprietari tedeschi di trovare un impianto ancora a regime e ai sindacati di aprire una partita tutta nuova per il rilancio di Castrovillari.