CASTROVILLARI – Non sempre parlare di sanità vuol dire puntare il dito sugli errori. A volte alcune storie raccontano di professionisti coscienziosi, attenti e responsabili che lottano quotidianamente – tra mille difficoltà del sistema sanitario regionale – per salvare la vita a coloro che incontrano nel loro percorso professionale. Uomini e donne che in silenzio compiono il loro lavoro tenendo fede, anche senza tanti uomini e mezzi, al giuramento di Ippocrate che li ha visti entrare nel mondo della sanità. L’ultima storia di buona sanità è di pochi giorni fa. Nel cuore della notte una donna anziana di 82 anni accusa un malore improvviso. La figlia – che abita fuori regione ed era in città per alcuni giorni – capisce subito che è qualcosa di grave. Il forte dolore al petto dell’anziana donna fa subito pensare ad un infarto. Non c’è tempo per pensare e farsi assalire dal panico. La mano sulla cornetta è veloce ed istintiva. Il numero composto è il 118 dove risponde il personale di emergenza che in pochi minuti invia presso il domicilio castrovillarese della donna un’autoambulanza medicalizzata. Personale dalla «gentilezza estrema» racconta L.A., la figlia dell’anziana donna, che dopo averla stabilizzata e soccorsa si preoccupano anche del suo stato, comprensibilissimo, di agitazione. Gli angeli della notte del soccorso d’emergenza trasferiscono la ottantaduenne presso il Pronto Soccorso di Castrovillari dove viene diagnosticato l’infarto e subito trasferita presso l’unità di terapia intensiva dove «medici umanissimi» e altamente «professionali» le salvano la vita. Una equipe, quella guidata da primario Giovanni Bisignani, che con «tanta professionalità e comprensione» hanno preso a cuore il caso della anziana donna, che oggi sta meglio ed è stata trasferita al reparto di Cardiologia dell’ospedale di Castrovillari. Una storia di eccellenza che la figlia della donna ha voluto raccontare alla nostra testata per testimoniare contro « tutti i luoghi comuni che parlano di una Calabria cialtrona, inadeguata, una sanità allo sbando». La donna ha toccato con mano «efficienza, professionalità, e tanta umana comprensione». Nella sanità che spesso parla delle persone come numeri ha trovato personale medico e para medico che ha preso a cuore la storia anche di una anziana donna. Nelle corsie dove spesso arrivano i tam tam dei tagli alla sanità, le spending review del piano di rientro che a volte non permette nemmeno di poter avere gli strumenti di lavoro indispensabili, a fare la differenza sono l’umanità e la professionalità di coloro che in questi luoghi lavorano alacremente per garantire ad ogni costo il diritto alla salute dei cittadini.