CASTROVILLARI – Hanno fatto rete da subito, perché l’interesse collettivo è quello di salvare ogni posto di lavoro presente nel sito produttivo di Italcementi. Sono la cordata dei Sindaci più vicini all’opificio di Castrovillari. Domenico Lo Polito, Angelo Catapano, e Alessandro Tocci oggi al Protoconvento Francescano per il consiglio straordinario sulla vertenza del Cementificio, come ieri tra le mura della fabbrica, sono insieme in questa battaglia che vuole tenere unite le persone e le loro famiglie. «Non rivendichiamo un favore ma ci soffermiamo sull’esistenza dei diritti» afferma Mimmo Lo Polito che non si capacita del fatto che solo «due anni fa parlavamo con Italcementi di rilancio dell’attività ed oggi siamo qui a sperare di non chiudere». Per ora «gli ammortizzatori sociali solo il minimo in attesa della ripresa delle attività che il Governo ci deve concedere». Guarda in faccia i lavoratori e gli dice «voi non siete soli. Siamo con voi insieme alle nostre famiglie». Gli fa eco Alessandro Tocci, sindaco di Civita, che tuona «o se ne vanno e pagano o riconvertiamo il sito produttivo» di certo Italcementi «non può lasciare un mausoleo nel deserto». E’ consapevole che questa situazione rischia di «arrivare ad una fase di tracollo» e perciò si dice pronto alla battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro con tutto il territorio. Stesso dicasi per il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano, che dice di essere pronto «a riconvertire il sito se necessario mantenendo i livelli occupazionali». Ma intanto avvisa la proprietà. Se il 2 novembre l’incontro al Ministero del lavoro dovesse andare a finire male fa capire non ci sarà vita facile per i camion che dovranno raggiungere l’opificio. La protesta del territorio e la difesa degli operai e delle loro storie è già pronta a scaldare i motori. E nonostante all’ombra del Pollino piova sul bagnato politica, cittadini, operai e forze sociali sono pronti a combattere per far tornare il sole a risplendere sulla fabbrica del cemento.