CASTROVILLARI – La Nidil Cgil L ha confermato la giornata di protesta prevista per domani, 7 ottobre dei lavoratori Lsu e Lpu dipendenti del Comune di Castrovillari. Ricordiamo, così come si evince dalla nota del sindacato, che questi lavoratori hanno sottoscritto contratti di lavoro a tempo determinato il 30 dicembre 2014 ed a seguito delle disposizione e delle comunicazioni della Regione Calabria del 29 dicembre 2014 con decorrenza 1 marzo 2015 e fino al 31 dicembre 2015. “Le risorse finanziarie occorrenti sono state trasferite dalla Regione Calabria all’ Ente stesso, tanto più che a seguito della forte iniziativa sindacale del 28 luglio scorso, con il blocco dell’A3 il Governo ha riconosciuto, con la legge n 125 del 6 agosto 2015 (conversione Decreto Legge 78 del 19 giugno 2015) pubblicato sulla G.U. n. 188 del 14 agosto 2015, la parificazione delle risorse finanziarie regionali a quelle ministeriali”. Nell’ incontro tenutosi in Prefettura, si legge ancora nel comunicato, l’Ente ha comunicato al tavolo, di rispettare tutti i vincoli imposti dalla Legge, (patto di Stabilità e tempi medi di pagamento). “Per tali ragioni sono venuti meno i motivi ostativi avanzati dagli uffici preposti e non trovano alcuna giustificazione giuridica, il ritardo con la quale gli atti amministrativi relativi all’attuazione dei contratti sono stati inviati alla Commissione della Stabilità Finanziaria degli Enti Locali presso il Ministero degli Interni, che dovrà pronunciarsi sulla decorrenza degli stessi che appare l’unico nodo da sciogliere”. Pertanto, la Nidil Cgil “preso atto della indisponibilità degli uffici e dell’Amministrazione a dare piena attuazione ai contratti stessi, dal 1 ottobre, in attesa del parere della Commissione Ministeriale circa la decorrenza, rivolge un forte appello a tutti i lavoratori iscritti alle diverse sigle sindacali e non, a lottare giorno 7 per l’affermazione dei sacrosanti diritti contrattuali e previdenziali, mettendo da parte contrapposizioni inutili e dannose per il raggiungimento dell’obiettivo unico per tutti i 45 lavoratori interessati”.