CASTROVILLARI – Saranno altri tre mesi di «passione» quelli che attendono la città fino al nuovo bando per l’assegnazione dell’appalto del sistema di raccolta dei rifiuti. Il Sindaco, che a seguito dello sciopero di oggi ritorna sulla vicenda, dice senza mezzi termini che «il sistema ha fallito». Ne è la «rappresentazione plastica» il «dramma che vive la città» i cittadini ed i suoi amministratori. «Se il Comune paga, ed ha onorato, tutte le fatture pervenute; se l’Ente segnala che si sostituirà all’impresa inadempiente, facendosi carico della retribuzione diretta dei lavoratori, e nonostante ciò la città rimane sporca e senza servizio, allora significa che il “sistema” ha fallito! Il Comune paga i propri servizi. E lo fa con le tasse che versano i cittadini. Ed allora sono i cittadini per primi a dover essere tutelati. E noi lo faremo in ogni modo e con ogni strumento. Lo sciopero è un diritto sacrosanto e così pure la sicurezza dei lavoratori. Ma il disservizio in alcune zone si è verificato anche martedì e nei giorni precedenti pure senza lo sciopero». Lo Polito ricorda come la giornata odierna «mette a nudo tutte le criticità di un sistema che evidentemente non ha funzionato. Ed era facile prevederlo». L’attuale aggiudicatario del servizio ha stipulato con il Comune di Castrovillari un contratto quinquennale perché ha vinto una gara d’appalto quando era sindaco Franco Blaiotta. Questa è stata preparata sulla base di un capitolato d’appalto che, «il sottoscritto, unitamente agli altri componenti del gruppo consiliare PD, all’epoca opposizione quando era al governo il centro destra guidato dal sindaco Blaiotta, ha contestato duramente perché mancante del piano dei costi (delibere di consiglio comunale n. 5 del 13 gennaio 2009 e n. 42 del 29 Luglio 2009 contengono le dure critiche dei consiglieri di opposizione Lo Polito e Di Gerio). Ironia della sorte è che oggi ci troviamo a gestire una situazione ed un sistema avversati fieramente. Anzi oggi subiamo le conseguenze ulteriormente. Infatti – spiega Lo Polito – il contratto precedente, che ci ha vincolati nel precedente mandato stante la durata quinquennale, scaduto, è stato prorogato sino al 31/12/2015 in quanto, alla scadenza, la gara d’appalto, indetta durante la gestione commissariale, è andata deserta. Ed è andata deserta perché, anche questa volta, il capitolato d’appalto non era stato effettuato sulla base dei veri costi dei servizi richiesti». Ora si sta apprestando un nuovo bando che proverà a «colmare tali lacune» e sarà completo e «appetibile per chi vorrà partecipare». Ma nel frattempo il Comune non assisterà in maniera passiva al fallimento del sistema. «I diritti vanno tutelati tutti. In primis quelli dei cittadini. Gli abusi dei diritti saranno perseguiti, tutti. Il nuovo impianto sarà basato su diritti e doveri, e non vi troveranno cittadinanza né incivili (con un controllo capillare attraverso ispettori ambientali), né lavoratori (pochi) che hanno manifestato “menefreghismo” verso Castrovillari, né imprese che al netto delle responsabilità altrui non hanno governato il servizio. Troveranno cittadinanza quei lavoratori che, spesso con difficoltà, hanno garantito il proprio e altrui lavoro, quei cittadini che differenziano correttamente e riducono la produzione dei rifiuti».