CASTROVILLARI – Non sarà un «ciambotto pastorale» ma un anno con un «itinerario» ben preciso da inserire nel cammino della chiesa diocesana. E per farlo diventare un tempo ancora più concreto della «traduzione bella della nostra chiesa» con le vicarie impegnate a raccontare il volto di Cristo nella società contemporanea il Giubileo dello Misericordia per Mons. Francesco Savino sarà un tempo utile a realizzare profondi interventi a favore delle comunità. Lo ha annunciato a Castrovillari nel corso dell’ultima assemblea diocesana celebrata presso la Parrocchia di San Girolamo, comunicando che proprio la città del Pollino vedrà la realizzazione di una delle opere di misericordia che il presule cassanese ha intenzione di realizzare sul territorio. Il convitto vescovile di Castrovillari, proprio alle spalle della Parrocchia dei Sacri Cuori, abbandonato da tempo, diventerà uno spazio operativo dove ospitare cinque opere di misericordia che coinvolgeranno gli aspetti caritativo e sociale. La Diocesi di Cassano lo realizzerà con una fondazione figlia della già conosciuta Fondazione Rovitti ed in collaborazione con il Seminario di Cassano all’Jonio attraverso la nascita di una “Fondazione di Comunità” che darà vita al progetto “Dopo di noi” a favore dei diversamente abili. L’idea era stata già proposta nel passato da un Club di Servizio, i Lions, i quali con questa idea progettuale avevano anche vinto un concorso riferito a questo tipo di sensibilità. Ma ora la Diocesi trasformerà in verità questa intuizione che regalerà un futuro ai ragazzi diversamente abili anche dopo la mancanza dei loro genitori. Ma non solo. Sempre nel convitto vescovile di Castrovillari verrà spostata ed ampliata la mensa per i poveri di casa Betania, struttura storica che nel silenzio da anni si occupa dei bisognosi, con pasti giornalieri due volte al giorno. Proprio nel recente passato il Vescovo di Cassano, in compagnia di don Carmine Scaravaglione, aveva visitato la mensa ed era rimasto colpito dall’impegno diuturno dei volontari che si spendono per le persone meno abbienti. L’idea è quella di poter dare ancora più dignità al lavoro di questa gente con uno spazio più ampio e funzionale ad accogliere le tante emergenze della città. Il presule, davanti alle decine di delegati intervenuti per l’assemblea diocesana da tutte le parrocchie della Diocesi, ha parlato di una «primavera della misericordia» volendo esplicitare le tante iniziative che vorrà mettere in campo insieme ai sacerdoti, le vicarie, le associazioni e le persone di buona volontà. “Con un cuore grande” sarà lo slogan che accompagnerà le opere da realizzare in tutto e tre le vicarie del territorio diocesano. Le opere segno, infatti, riguarderanno anche Altomonte dove si darà completezza alla Mensa di Mamre con la nascita di un vero e proprio centro di accoglienza, il centro storico di Cassano – dove sono tante le «drammatiche patologie sociali» che lo affliggono – con un progetto che coinvolgerà il centro San Domenico dove il Presule ha intenzione di realizzare “L’appetito vien studiando” per togliere dalla strada i tanti giovani che abbandonano la scuola e vengono assorbiti dalla noia e dalla criminalità. Anche Lauropoli verrà interessata dalla nascita di un ooratorio permanente per bambini per mettere in campo una «scommessa contro ogni potere» ha aggiunto Mons. Savino. In più ha rilanciato l’invito di Papa Francesco alle strutture ecclesiastiche ed alle parrocchie: chi «può si apra all’accoglienza dei profughi».