“Sulla difesa dei beni comuni occorre tenere sempre alto il livello di guardia”. Ad affermarlo sono le associazioni Solidarietà e Partecipazione, Il Riccio, Pensieri Liberi Pollino e Alas le quali attraverso una nota stampa puntano il dito su ciò che si è verificato nei giorni scorsi in via Unra Casas, “dove privati cittadini hanno deciso, arbitrariamente e in maniera del tutto illecita, di tagliare gli alberi che insistono sul piazzale, è emblematico della concezione che taluni hanno del patrimonio collettivo”. Un’azione “violenta e scriteriata, i cui responsabili per fortuna sono stati individuati in tempi record grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine”.Sono stati i Vigili Urbani ad intervenire ed a fermare il taglio di un imponente esemplare di Cedro del Libano (nella foto) presente da anni in quella zona. Tuttavia, “non è la prima volta che si registrano casi del genere: un altro inqualificabile episodio si è verificato di recente in via delle Palme, dove qualcuno ha proceduto alla capitozzatura selvaggia degli esemplari collocati lungo il viale, deturpando quindi non soltanto l’arredo urbano ma arrecando un grave danno anche alla collettività, privata di un bene che – giova ricordarlo-, appartiene a tutti. Per fortuna, anche in questo caso le Forze dell’Ordine hanno proceduto alla identificazione e alla denuncia del vandalo”. Si tratta di un fenomeno – continuano le associazioni –“ a cui è necessario porre un argine: non è più accettabile che qualcuno si arroghi il diritto di violentare il verde pubblico, e soprattutto che atti del genere passino in sordina o restino incensurati! Il verde urbano offre innumerevoli vantaggi, oltre ad abbellire le nostre città”. E’ infatti “artefice della mitigazione delle alte temperature, assorbe sostanze inquinanti nocive, dà asilo agli uccelli che si cibano di insetti ed altro ancora. Occorre lavorare, tutti insieme, e che ciascuno – scuole, associazioni, istituzioni, forze dell’ordine, società civile -, faccia la propria parte per promuovere tra le persone una cultura della custodia e della valorizzazione dei beni comuni, della salvaguardia dell’ambiente e della legalità”.