Lungro, Rinascita chiarisce la posizione sugli scrutatori: la minoranza fa polemica strumentale

seggio porta aperta

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La definiscono una «polemica strumentale che richiede un’operazione di chiarezza» quella sulla scelta degli scrutatori. Cosi la maggioranza del sindaco Ferraro chiarisce la querelle nata dopo la presa di posizione della minoranza in merito alla discrezionalità dei componenti dei seggi.

«Premesso che tale nomina, secondo la normativa, sia frutto della discrezionalità della commissione elettorale e che il criterio per la selezione -in un clima di reale, civile, collaborazione- debba essere concordato preventivamente, il consigliere De Marco non ha esposto anzitempo, con ragionevole anticipo, quanto sbandiera a mezzo stampa – scrive in una nota la maggioranza – Al contrario, in sede di commissione, quando i componenti effettivi della maggioranza hanno proposto di attingere direttamente dall’albo per accelerare sui tempi, il componente effettivo di minoranza De Marco si è limitato ad “azzardare” sui numeri chiedendo che la minoranza avesse qualche nome in più da indicare, insistendo sulla sola ripartizione delle nomine».

Secondo la maggioranza «solo in un momento successivo -nell’ambito della discussione- ha proposto di procedere mediante sorteggio che, dunque, non ha rappresentato di fatto una priorità per la minoranza, ma, contrariamente a quanto vogliono far credere, solamente un ripiego. Stando sempre ai fatti, poi, non rientra certamente nel summenzionato clima di civile collaborazione la protratta ostilità alla conciliazione che ha caratterizzato l’atteggiamento del consigliere De Marco, culminata con l’abbandono del consesso così come nelle migliori pièces teatrali dove l’apice del dramma si raggiunge con l’uscita di scena dell’attore».

Secondo gli esponenti del gruppo Rinascita dunque la polemica sulla metodologia della scelta degli scrutatori «si fonda su una ricostruzione distorta di quanto accaduto nel tentativo di porre una toppa agli occhi dell’opinione pubblica, di dirottare la speculazione politica sul piano della contrapposizione quale elemento di consenso. Noi di Rinascita, nell’ottica di una chiara, efficiente, puntuale azione al servizio dei cittadini abbiamo agito nel modo più solerte al fine di garantire il rispetto dei tempi tecnici, ormai stringenti, per la definizione delle nomine cercando di garantire la realizzazione della rotazione tra i soggetti nominati, in assoluta contro tendenza rispetto al passato».