Pollino Gestione Impianti, una parte dei dipendenti chiede incontro urgente ai sindaci: si teme la crisi aziendale

gas pollino gestione

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La società municipalizzata Pollino Gestione Impianti potrebbe essere investita da una «grave situazione economica – finanziaria». Lo denunciano alcuni dipendenti della municipalizzata castrovillarese, alla quale partecipano anche i comuni di Laino Borgo e San Basile, in una missiva indirizzata ai sindaci ma anche alla commissione per la verifica gestionale della società sottolineando che la paventata situazione di crisi «non è assolutamente dovuta alla crisi energetica nazionale».

Secondo quanto riferiscono alcuni dipendenti che hanno scritto ai sindaci Domenico Lo Polito, Mariangelina Russo e Vincenzo Tamburi, chiedendo «con urgenza un incontro con la proprietà, i rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e minoranza, con la commissione per la verifica gestionale della Pollino Gestione impianti presieduta dal segretario comunale di Castrovillari» per «avere risposte in merito al futuro aziendale» e le «garanzie occupazionali» sulla posizione di tutti i dipendenti, il timore arriverebbe da lontano.

In primis dall’annuncio del presidente Vincenzo Esposito con «conseguente avvio delle pratiche» per l’apertura del Fondo integrazione salariale. Annuncio che però, da una prima nostra verifica effettuata, non sarebbe mai stato fatto dal presidente Esposito in nessuna sede ufficiale ne tantomeno verbalizzato.

Poi i dipendenti citano l’intervento del consigliere di minoranza Lamensa che nella seduta del 18 luglio 2022 dichiarava che i bilanci dell’azienda sembrano essere «non corretti» paventando «una possibile messa in liquidazione dell’azienda» alla quale si aggiungono le «mancate spettanze relative alla contrattazione collettiva di secondo livello per come previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro, soppresso dal presidente Esposito nel luglio 2019, senza fornire – aggiungo i dipendenti scriventi – alcuna valida spiegazione e ancora non ripristinato».

«Da qualche anno – scrivono alcuni dipendenti autori della richiesta di incontro urgente sul futuro della società – le cose sono cambiate e oggi ci troviamo a fronteggiare una preoccupante crisi economica e gestionale che ha gettato noi dipendenti in uno stato di forte preoccupazione».