CASTROVILLARI – Quello che preoccupa di più i Sindacati, al termine dell’incontro sulla fusione tra Italcementi ed il gruppo tedesco di Heidelberg Cement svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico, non è tanto il piano industriale che verrà (e del quale ancora non si conosce approccio) ma i decreti attuativi del Jobs Act del Governo che dovrebbero uscire su gazzetta ufficiale nei prossimi giorni. Secondo quanto a conoscenza della triplice sindacale, infatti, tra le righe dei decreti attuativi non sarebbe più presente l’impianto normativo che al momento «ci consentiva un altro anno di cassa integrazione». Così Antonio Di Franco, segretario comprensoriale generale Fillea Cgil, unico calabrese presente al tavolo romano, commenta l’esito della riunione con il ministro Federica Guidi, che si è impegnata, nei prossimi giorni, ad incontrare la parte tedesca – prima della fusione effettiva per l’Antitrust – e riconvocare le organizzazioni sindacali per discutere il futuro del comparto italiano. C’è però una prima richiesta che esce fuori dalla triplice al tavolo del Ministro: chiedere al gruppo Heidelberg Cement di trasformare la storia di Italcementi (soprattutto nel campo della ricerca di materiali) in un Hub per il Sud Europa ed il Mediterraneo. Tutto sommato l’incontro romano di ieri è da definirsi «positivo» – ha aggiunto Antonio Di Franco – perché «di fatto apre la vertenza Italcementi» per la quale il Ministero si è impegnata a convocare già nei prossimi giorni un nuovo incontro. Italcementi, fino a quando rimarrà in carica di gestione dei presidi territoriali, ha confermato l’assetto produttivo del momento che consegna al presidio di Castrovillari l’operatività al cinquanta percento delle sue funzioni. Da tempo – infatti – il polo castrovillarese non ha più in funzione il forno ma lavora solo come centro di macinazione. Ma «il rischio dei livelli occupazionali è chiaro, evidente e dietro la porta» – commenta Di Franco – perché preoccupa la «tenuta degli ammortizzatori sociali». Se le notizie sul Jobs Act dovessero trovare conferma sulla Gazzetta Ufficiale i tempi per una concertazione con i tedeschi sarebbero davvero brevi. Per ora la cassa integrazione straordinaria è fissata fino al 31 dicembre 2016, la nuova proprietà entrerà di fatto in possesso degli impianti a Luglio prossimo e da li si conoscerà il nuovo piano industriale. Poter avere fino al 2017 di proroga degli ammortizzatori sociali vorrebbe dire poter ragionare senza il fiato sul collo. Altrimenti, la prossima, sarà un’estate caldissima per ail comparto occupazionale di Italcementi. Da sempre la volontà del Sindacato è quello di rimettere in funzione il forno e far ripartire a pieno regime il presidio produttivo del cemento soprattutto alla luce dei tanti cantieri importanti – collegati alle grande opere – che ruotano attorno al Pollino e la Sibaritide in questi anni. Dall’ammodernamento della 106 che passa per Sibari fino alla costruzione del nuovo tratto di Autostrada Salerno – Reggio Calabria che tra Mormano, Mormanno, Campotense, Laino Borgo e Castrovillari vede gli insediamenti abitativi delle centinaia di maestranze che stanno lavorando per la conclusione di questa grande opera.