CASTROVILLARI – C’è un dirigente «zelante» nel Comune di Castrovillari che rischia di rendere una «odissea» il percorso di contrattualizzazione dei 45 lavoratori Lsu ed Lpu del Comune di Castrovillari. Nonostante le rassicurazioni del Sindaco, Domenico Lo Polito, che aveva sottolineato come non ci fossero «più barriere giuridiche che potessero ostacolare il processo di contrattualizzazione» dei precari comunali ad una settimana di distanza «nulla è stato riscontrato». La denuncia arriva da Vincenzo Laurito, segretario comprensoriale Nidil Cgil, il quale nel riscontrare tale atteggiamento ostruttivo da parte della dirigente del Comune che «oppone cavilli interpretativi della Legge» che riguarda il percorso di stabilizzazione di Lsu ed Lpu ha deciso di chiedere «un incontro urgente con la convocazione delle parti, a S.E. il Prefetto di Cosenza per una rapida risoluzione della problematica». Castrovillari risulta uno dei pochi, se non l’unico comune, in Calabria nel quale il percorso di contrattualizzazione dei lavoratori sembra essersi fermato. «La misura è colma» aggiunge Laurito. Come si ricorderà, a seguito di svariate iniziative sindacali e dei lavoratori, dopo circa 20 anni di precariato, il 30 dicembre dello scorso anno, a seguito delle disposizioni della Regione Calabria, gli stessi sottoscrissero il contratto di lavoro a tempo determinato a 26 ore settimanali, in deroga al Patto di Stabilità. Contratti che furono subordinati all’approvazione di una norma giuridica che equiparasse i fondi regionali a quelli ministeriali per l’annualità 2015, consentendo così la contrattualizzazione dei 5mila lavoratori presenti sul territorio regionale. In mancanza di detta norma, si sarebbero interrotti i contratti stessi. Rischio che fu scongiurato con la forte iniziativa sindacale e la mobilitazione dei lavoratori, del 28 luglio scorso, terminata con il blocco dell’A3. Il Governo si affrettò ad approvare la norma giuridica propedeutica, inserendola nella conversione in Legge del Decreto degli Enti Locali, pubblicata sulla G.U. n. 188 del 14 agosto 2015. Nella settimana successiva per dare immediatezza all’attuazione dei contratti stessi, la Cgil chiese un incontro al Sindaco che assicurò di dare immediata esecutività alla vertenza. «Purtroppo il Sindaco non aveva fatto i conti con l’eccesso di zelo della Dirigente di settore del Suo Comune, che invece oppone cavilli interpretativi della Legge su citata». Ora, dopo una prima diffida del dirigente comunale, la Nidil Cgil «facendosi interprete del malumore e delle tensioni crescenti dei suddetti lavoratori, che si vedono sbeffeggiati, per la negazione delle legittime aspettative» ha chiesto al prefetto di intervenire.