Concours Mondial de Bruxelles, l’attesa è finita: il mondo del vino si ritrova in Calabria

concours mondial bruxelles conferenza stampa

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E’ finita l’attesa. La Calabria è pronta ad ospitare l’edizione numero 29 del Concours Mondial de Bruxelles che si svolgerà a Rende dal 19 al 23 maggio prossimo. Unico ad avere ottenuto il marchio di qualità da parte della Comunità europea, il Concours, giunto alla 29esima edizione, vedrà la partecipazione di oltre 300 giudici internazionali chiamati a valutare 10.000 vini provenienti da 46 differenti paesi. 

Per la Calabria, al quarto posto davanti al Veneto tra le regioni che hanno presentato i propri vini al Concours, sarà un’occasione per promuovere non solo il settore vitivinicolo, ma anche quello turistico ed economico.  Il Presidente Roberto Occhiuto, insieme all’assessore Gianluca Gallo hanno sottolineato come: «lo sforzo d’investimento da parte della Regione va proprio in questa direzione. Connettere produzione e distribuzione, far conoscere i nostri territori e i quattro consorzi di tutela sarà elemento di cui potrà beneficiare non solo questo settore strategico, ma l’intero indotto». 

Il sindaco di Rende Marcello Manna ha tenuto a ringraziare «il presidente Occhiuto e la sua giunta per aver organizzato un evento di tale portata. Che il Concours si svolga a Rende ci inorgoglisce e restituisce anche l’idea di quanto la nostra città sia polo culturale e attrattivo, punto di riferimento per la nostra Calabria. Sfida importante, questa per noi perché sarà occasione importante non solo per Rende, ma per l’intero territorio calabrese, una vetrina internazionale che, ne siamo certi, sarà utile non solo per conoscere altri paesi, ma anche per valorizzare il nostro patrimonio enologico e turistico» ha proseguito Manna.

Più di settemila etichette, diecimila vini, per il Concours che garantirà oltre a una presenza in loco dei più influenti e prestigiosi buyers mondiali e giornalisti di settore, la possibilità alle eccellenze calabresi di far conoscere i propri prodotti: «la nostra regione si candida così ad avere una visibilità che andrà oltralpe non solo per il comporto vitivinicolo, ma anche per le aziende agricole agroindustriali ed alimentari, il comparto della ristorazione e della ricezione, le realtà dell’artigianato locale e legate alla tradizione culinaria, le aziende di produzione di beni e servizi coerenti con le tradizioni e le vocazioni territoriali. Abbiamo bisogno di scelte coraggiose ed ambiziose per ripartire» ha concluso il sindaco Manna.