Il duplice omicidio che lunedì 4 aprile ha insanguinato la campagna castrovillarese non ha lasciato indiferrente la comunità e tantomeno il primo cittadino. L’episodio di violenza efferata «ci ha richiamati alla dura realtà, segnalandoci che la criminalità organizzata è in grado di colpire e spegnere vite umane senza alcuna pietà» ha scritto il sindaco Domenico Lo Polito.
«Lo ha fatto con metodo e simbologia che rimanda a quei rituali mafiosi e lo ha fatto colpendo ancora una volta anche una donna. Non sono metodi questi che appartengono alla nostra cultura cittadina ma che, tuttavia, si abbattono sulla nostra comunità e ci dicono che il fenomeno non può essere sottovalutato».
Nel suo intervento il primo cittadino di Castrovillair ha richiamato «il grande lavoro fatto nel tempo, nella nostra città, da un rapporto sinergico tra istituzioni, prima fra tutte quella scolastica, associazionismo, forze dell’ordine e magistratura» che ha sempre consentito di «circoscrivere il fenomeno criminale bloccando lo sviluppo di quel substrato di ignoranza nel quale trova terreno fertile la delinquenza e l’illegalità».
Per questo anche dopo l’episodio così drammaticamente violento che ha segnato il territorio Lo Polito ribadisce che «dobbiamo far sentire forte l’indignazione di un’intera comunità urlando lo sdegno e la riprovazione collettiva contro queste azioni. Siamo noi con il nostro sostegno a rendere più forte l’azione di organi inquirenti e di polizia; siamo noi con le nostre condotte ad alimentare la cultura della legalità; siamo noi con il nostro rigore a squarciare il muro dell’omertà».
Il sindaco ha sottolineato la necessità di non chiudersi «nell’indifferenza» come «risposta più forte e significativa che una società possa dare. Questa impostazione ci consente di non guardare con superficialità a quanto accaduto pensando, magari, che la questione ci interessi poco perché riferita a persone di altri comuni o, peggio ancora, di persone con precedenti penali. Questi fatti sono successi sul nostro territorio; sicuramente nascono da interessi economici; sono idonei a coinvolgere i nostri giovani, i nostri figli. Da qui l’urgenza di mostrare fiducia incondizionata nelle forze dell’ordine e sperare che, come fatto in un recente passato, i colpevoli vengano presto assicurati alla giustizia».