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I cadaveri all’interno dell’auto, una Mercedes di colore scuro (nella foto), accostata ad un frutteto in contrada Gammellone. Lui, M.S. di 57 anni già conosciuto alle forze dell’ordine per essere scampato nel novembre del 2013 ad un attentato su Via dell’Industria a Castrovillari, adagiato nel vano portabagagli dell’auto. Lei, la compagna di origine marocchina, sul lato passeggero della vettura. Entrambi attinti da diversi colpi d’arma da fuoco. E’ questa la scena del duplice omicidio che si sono strovati dinnanzi gli uomini della Compagnia Carabinieri nel tardo pomeriggio di oggi. Una telefonata ha allertato il 112 di un auto sospetta sul ciglio della strada in contrada Gammellone, nell’agro di Cammarata.
Sul posto il personale della squadra Radiomobile troverà la scena del duplice ammazzamento che insanguina Castrovillari. A coordinare le indagini di Polizia di Stato e Carabinieri il procuratore della Repubblica, Alessandro D’Alessio, e il Pm di turno, Angela Continisio, insieme agli uomini della Dda di Catanzaro. Dalle prime ipotesi formulate dagli inquirenti, che al momento non escludono alcuna pista investigativa, i due sarebbero stati uccisi qualche ora prima in un luogo diverso da quello del ritrovamento. Non è ancora chiara la dinamica del duplice omicidio e in quale ambienti sia maturato ma è molto probabile che prenda piede l’ipotesi di una vendetta ordinata negli ambienti della criminalità organizzata, nel bagagliaio pre sia stato rinvenuto anche un capretto morto, dettaglio che se ocnfermato avvalora la tesi della matrice criminale. Sul postoin serata è arrivato anche il colonnello Agatino Spoto, comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri, che fino a tarda ora ha seguito l’evolversi della indagini e i rilievi condotti con cura, alla luce delle fotoelettriche dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Castrovillari, sul luogo del delitto.
La vittima M.S., con un passato di interesse investigativo, il 20 novembre del 2013 fu vittima di un agguato su Via dell’Industria mentre si recava a casa di una conoscente. Un sicario lo attese per strada e appena scese dall’auto gli sparò per cinque volte, mandando a bersaglio ben quattro dei colpi esplosi, ferendolo al torace e alle gambe. L’uomo accennò anche un tentativo di fuga prima di stramazzare al suolo. Trasportato all’ospedale “Ferrari” di Castrovillari fu sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza, ma nonostante le condizioni furono ritenute gravi, riuscì a salvarsi. Non è andata così invece questa volta, quando i sicari hanno portato a compimento la spedizione di morte, non lasciandogli scampo.