Fare memoria dell’efferato delitto compiuto il 16 gennaio del 2014 ai danni del piccolo Cocò Campolongo, ucciso dalla ndrangheta a soli 3 anni. Ma anche rende la sua morte un «monito verso l’intera comunità» affidando alla cultura della legalità il compito di esseree strumento di «conoscenza» e «sapere». Per questo Jessica Mara Vincenzi, referente del presidio di Libera di Cassano allo Jonio intitolato a “Fazio Cirolla” (altra vittima innocente della criminalità organizzata) ha lanciato l’inziativa de “La biblioteca di Cocò” che punta a racogliere libri da donare all’associazione “I bambini delle vanelle”. Si raccolgono testi per bambini e ragazzi credendo che «il libro è uno strumento democratico, alla portata di tutti e di ciascuno». Chiunque ha voglia di contribuire alla raccolta dei testi da offrire a Libera può contattare il presidio territoriale e costruire insieme un pezzo di percorso culturale che punti alla valorizzazione dell’educazione come strumento per sconfiggere la criminalità, partendo dalla conoscenza.