Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale sulla presunta questione delle cartelle pazze riferite a Tari e acqua, sollevata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. A rispondere nel merito è l’assessore alle finanze, Maria Silella, che commenta l’uscita di Anna De Gaio e Giancarlo Lamensa come «spicciolo populismo o mancanza di informazione» visto che informazoni di «chiarimento» sulla questione i gli esponenti del partito della Meloni le avevano avute «direttamente dal responsabile del settore tributi presso gli uffici comunali» ma evidentamente «non sono bastate». Ma la Silella risponde a tono e chiarisce che i due consiglieri «avrebbero, invece fatto bene a dare alla città le giuste informazioni ricevute anziché sparare a zero sull’Amministrazione e mettere insieme tante piccole notizie false e inutili illazioni che non hanno neanche un filo conduttore. Qual è il collegamento tra festival finanziati e avvisi di accertamento? Non si capisce».
La precisazione è dovuta rispetto allo “scaricabarile” di responsabilità che la Silella respinge chiarendo, ancora una volta, come sia frutto di una «questione di competenze» collegata alla questione del dissesto sulla quale è stato detto «sino alla nausea ma pare che il concetto non è stato recepito dalla su menzionata parte politica». In pratica dopo la dichiarazione di dissesto «la competenza su crediti/debiti sorti sino al 31 dicembre 2019 è dell’organismo straordinario di liquidazione che riscuote e paga con gestione separata a quella di competenza dell’amministrazione. Non è difficile da comprendere. Aggiungo, poi, che l’emissione di avvisi di accertamento da parte degli uffici Tributi è prova provata che gli uffici lavorano e funzionano. Altro che inefficienza».
Per questo l’assessore alle finanze sottolinea che «le affermazioni dei consiglieri di opposizione mortificato il lavoro di quei dipendenti che ogni giorno sono a disposizione degli utenti per risolvere ogni tipo di criticità o semplicemente svolgono lavoro ordinario che tutti i comuni sono chiamati a fare. Ci sono degli errori? È possibile. E gli uffici a questo servono. Anche a rettificare se ne ricorrono gli estremi, come in qualche caso avviene».
Ma tra le tante inesattezze, i consiglieri di opposizione hanno volutamente omesso di dire che esiste un front-office creato ad hoc, grazie anche alle borse lavoro tanto criticate nel passato, per raccogliere tutte le istanze di reclamo relative ai tributi comunali, attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e nei giorni di martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00 presso il secondo piano di Palazzo Calvosa. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito dell’Ente. Questo bisogna comunicare alla città non parlare di cittadini in fila che attendono il loro turno per esporre qualunque problematica agli uffici competenti e, che per le vigenti normative anticovid devono rispettare le debite distanze. Più distanze significa occupare più spazi. Amministrare una città è una cosa, fare chiacchiere da bar e da marciapiede è altro».