E’ di ieri la notizia diffusa dalle cronache regionali che riguarda la nuova infornata di collaboratori esterni, portaborse e nomine fiduciarie dei consiglieri regionali. Tutto pubblicato sul Burc il bollettino ufficiale degli atti regionali. Tra le nomine che più hanno fatto discutere c’è quella del collaboratore part-time scelto dal consigliere regionale Ferdinando Laghi che ha chiamato nel suo team l’imprenditore Claudio de Magistris, fratello di Luigi de Magistris con il quale il medico castrovillarese è candidato alle ultime regionali, risultando eletto in quota al gruppo “De Magistris Presidente”. Da notizie apprese dall’entourage del polo civico il fratello dell’ex sindaco di Napoli dovrebbe avere un ruolo politico per aiutare il movimento a struttuarsi sul territorio, ma non sono mancate le polemiche dopo la diffusione della notizia della sua nomina. Nello staff di Laghi, inoltre, sono stati nominati Carlo Lo Polito e Francesco Martire, entrambi componenti dell’associazione “Solidarietà e Partecipazione” di Castrovillari e tra i fedelissimi del consigliere regionale.
Il primo ad attaccare De Magistris per la nomina regionale del fratello è stato Carlo Tansi. «De Magistris mi criticava perché mi sarei avvicinato al PUT, Partito Unico della Torta! Ora quel PUT gli ha sistemato suo fratello come portaborse alla regione. PUT che avevo combattuto in campagna elettorale, imponendo il nostro Codice Etico, grazie al quale non sono stati eletti consiglieri “parenti di”, con più di due mandati o impresentabili. Allora è proprio vero che i de Magistris erano venuti in Calabria per trovare lavoro da disoccupati, dopo che era finito il mandato di sindaco di Napoli!
Così parlava de Magistris durante la scorsa campagna elettorale in un comunicato stampa del 26 maggio 2021: “Si ponga fine alle spese clientelari della politica calabrese. Mentre le attività chiudono, mentre si prospetta la fine del blocco dei licenziamenti e l’avvicinarsi di una grave crisi sociale ed economica, la politica calabrese continua a spendere e spandere continuando ad assumere personale nelle strutture dei consiglieri regionali. Un’elargizione clientelare, una campagna elettorale perenne pagata con le tasse dei cittadini, una nuova infornata di amici e parenti di amici con funzioni spesso inutili e improduttive”. Alla faccia della coerenza».