Rientro in classe. Le preoccupazioni di Forza Castrovillari

rintro a scuola

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Rientro in classe. Forza Castrovillari fa suo l’appello, del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto “di differire l’apertura delle scuole di 15 giorni e dei duemila presidi, al premier Draghi, per sospendere il ritorno in classe ripristinando la DAD almeno per due settimane evitando di andare in ordine sparso in Italia senza che la comunità’ scientifica (CTS) abbia sentito i presidenti delle Regioni”. Lo afferma in un comunicato stampa nel quale evidenzia  come “l’ascesa della curva dei contagi non si arresta neanche a Castrovillari e, in base alle previsioni nelle prossime settimane il numero delle persone positive al Covid crescere ancora di più: nonostante ciò il Governo ed il Sindaco Lo Polito hanno consentito il ritorno in classe in presenza senza un protocollo di gestione più funzionale di quello attuale che rispecchi le nuove disposizioni di Legge”. Era necessario secondo il movimento politico culturale “garantire le mascherine Ffp2 agli  studenti ed a tutto il personale scolastico e nelle due settimane di rinvio della didattica in presenza, praticare una massiccia campagna di testing ed impedire che un solo infetto potesse contagiare tanti altri”.
La ripartenza delle scuole di oggi 10 gennaio, “ così fatta, comporterà’inevitabilmente l’acuirsi dei contagi con grave responsabilità’ del Governo e del Sindaco di Castrovillari”.   Si apprende dagli organi di Stampa che il sindaco Lo Polito abbia “provveduto per conto del Comune,  a comprare dei tamponi (ufficilizzato in queste ore ndr)  per il “tracciamento del personale scolastico e alunni affinché, ci sia un tracciamento vero, reale. Una iniziativa che avrebbe avuto senso qualora il testing avesse avuto inizio prima del ritorno in classe differendo l’apertura delle scuole di qualche giorno oppure, come ha dichiarato Lo Polito, che “si chiudono gli stadi e non le scuole” si fosse attivato a fare i tamponi gratuiti per il tracciamento nella giornata di sabato e domenica 8 e 9 gennaio cosi come ha fatto qualche sindaco del territorio del pollino”.
Oggi – conclude la nota – “con l’attività scolastica in presenza senza una preventiva attività di testing con la variante  Omicron che dilaga e i contagi tra docenti, Ata e studenti che rappresentano un numero altissimo, ed in considerazione del dopo vacanze natalizie dove si sono registrati assembramenti  tra i giovani con feste e festini, corriamo il rischio di una recrudescenza del numero dei contagi soprattutto nella fascia di età e gli studenti del primo ciclo di cui è doveroso tenerne conto. Staremo a vedere se avevamo ragione e come andranno le cose”