«Non mi interessa sapere se al Governo ci siano i migliori o i peggiori. La realtà è che oggi, dopo 2 anni di pandemia, un Sindaco, che ha sempre resistito a qualsiasi richiesta di chiusura delle scuole proveniente da più parti, è costretto a sospendere le attività didattiche in presenza per mancanza di organizzazione nel fronteggiare l’emergenza. È un fallimento per tutti e per il quale chi rappresenta le istituzioni a tutti i livelli, anche se non ha responsabilità diretta, ha il dovere di chiedere scusa ai nostri bambini». E’ il commento sofferto del sindaco di Saracena, Renzo Russo, nel lungo post con il quale annuncia la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole della città fino al 15 gennaio.
A seguito della riunione tenuta stamane con la Dirigente, Francesca Nicoletti e il presidente del Consiglio di Istituto, Sergio Senatore in rappresentanza dei genitori degli alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo Morano-Saracena, dato il continuo aumento dei casi di positività al Covid-19 e l’assenza di tracciamento da parte degli organi competenti, il primo cittadino di Saracena ha disposto con ordinanza n. 60 la sospensione delle attività didattiche in presenza.
«Purtroppo – ha aggiunto Russo – i dati ufficiali sulla situazione locale non sono quelli reali. Non si è in grado di tenere in isolamento i positivi perché non arrivano le disposizioni di isolamento da parte dell’Asp. In paese, ad esempio, abbiamo più del doppio di soggetti positivi effettivi rispetto a quelli ufficiali. Di fatto non esistono più i contatti stretti di positivi, nonostante la norma li preveda, i quali possono liberamente circolare e far circolare il virus. Le regole previste per il tracciamento nella scuola sono attualmente non attuabili nel nostro territorio dove, ad esempio, per fare un tampone molecolare per confermare una positività ci vogliono circa 15 gg e per sapere il risultato, se va bene, altri 5. Per non parlare dello sblocco delle quarantene nelle scuole che può avvenire anche dopo 18 gg senza che ci si è contagiati».