Il “rallentamento della conferma o meno dello stato infettivo tramite tampone molecolare produce effetti negativi nella gestione dell’emergenza pandemica” con inevitabili problemi gestionali dei nuclei familiari. Lo avevano detto i Sindaci dei comuni appartenenti al Distretto sanitario Esaro-Pollino nei giorni scorsi chiedendo alla dirigenza dell’ASP Cosenza e alle diramazioni periferiche, l’attivazione di un sistema in grado di processare i tamponi molecolari nel territorio. Perché ad oggi, il tempo di attesa nella consegna dei referti agli utenti conferma come, in un momento di emergenza come questo, il sistema sanitario calabrese mostra tutte le sue lacune ed inefficienze. Basti pensare alla procedura per conoscere l’esito del molecolare attraverso il numero dedicato dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Una sorta di terno a lotto nel prendere la linea, per poi avere la pazienza di attendere anche ore per sentirsi dire magari dall’altro capo del telefono: “mi dispiace riprovi domani non abbiamo ancora il risultato”. E così un cittadino rimane chiuso in casa in attesa di sperare il giorno seguente di passare un pomeriggio al telefono ed essere più fortunato. Basti pensare che cittadini del territorio ci hanno segnalato che dal 28 dicembre a tutt’oggi, data del loro tampone molecolare a S.Marco Argentano, ancora non hanno il risultato e rischiano di rimanere chiusi in casa (serve per uscire la revoca della quarantena ndr) ulteriori giorni. Un vero danno per chi ha necessità di uscire dalle mura domestiche per poter lavorare. O ancora nuclei familiari che si sono sottoposti al tampone ma che hanno il risultato solo per alcuni componenti della famiglia. Festività che sono quindi diventate un incubo per molti di loro che rimangono in attesa dei risultati e provano a studiarsi quelle che sono le nuove norme per la “liberazione”. Intanto in Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 1.682.142 (+3.754). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 113.769 ,+793 rispetto a ieri.