CASTROVILLARI – C’erano anche i rappresentanti sindacali del territorio del Pollino ieri all’incontro convocato a Roma a seguito della vendita di Italcementi ai tedeschi di Heidelberg Cement. Dopo le notizie di una settimana fa sulla decisione del gruppo leader italiano del calcestruzzo, uno delle principali società di Piazza Affari, di cedere le sue quote ai loro concorrenti di Germania nell’impianto di Castrovillari – che fa capo al gruppo Italcementi – erano molte le preoccupazioni sul futuro della stabilimento che già da tempo era stato ridimensionato a seguito di una politica aziendale che lo aveva relegato a solo centro di macinazione, spegnendo il forno e mandando in cassa integrazione una parte delle maestranze. Decisioni che nel recente passato avevano messo in agitazione i dipendenti, i lavoratori ed anche una parte dell’indotto collegato alle attività dell’opificio cittadino, i quali insieme ai sindacati avevano anche organizzato scioperi ed iniziative con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni interessati per riaccendere l’attenzione sulla vertenza. Perfino nella recente campagna elettorale per le amministrative castrovillaresi i sindacati ed i lavoratori avevano chiesto – ed ottenuto – un partecipato confronto con i candidati sindaco della città di Castrovillari per ascoltare dalla loro viva voce le intenzioni e le prospettive sul sito industriale che sorge al confine con il Comune di Frascineto. Nella riunione romana – stando alle prime notizie che trapelano dal tavolo romano – per ora il presidio industriale di Castrovillari non rischia la chiusura, almeno fino al gennaio 2016. Secondo la nuova proprietà, infatti, tutto potrebbe rimanere così come è adesso. Ma la volontà del Sindacato, già con la precedente proprietà italiana, era quello di rimettere in funzione il forno e far ripartire a pieno regime il presidio produttivo del cemento soprattutto alla luce dei tanti cantieri importanti – collegati alle grande opere – che ruotano attorno al Pollino e la Sibaritide in questi anni. Dall’ammodernamento della 106 che passa per Sibari fino alla costruzione del nuovo tratto di Autostrada Salerno – Reggio Calabria che tra Mormano, Mormanno, Campotense, Laino Borgo e Castrovillari vede gli insediamenti abitativi delle centinaia di maestranze che stanno lavorando per la conclusione di questa grande opera. Nei prossimi giorni proprio le organizzazione sindacali del Pollino potrebbero realizzare, presso lo stabilimento di Castrovillari, una assemblea con i lavoratori per comunicare le risultanze dell’incontro di ieri a Roma. Antonio DI Franco per la Fillea Cgil e Giuseppe Bonifati per le Rsu Filca Cisl sono stati le antenne del territorio presenti nella Capitale per capire cosa i nuovi proprietari tedeschi vogliano realizzare dopo il passaggio di consegne con la società bergamasca detentrice della proprietà di Italcementi. Pare che ad imminente rischio potrebbero essere alcuni impianti in Belgio e negli Statik Uniti, ma nessuna nuvola, per ora, dovrebbe addensarsi sul presidio cittadino. La vendita di Italcementi rappresenta la storia di un’altra grande impresa italiana che finisce in mani estere. Il gruppo Heidelberg Cement, ha raggiunto un accordo con Italmobiliare, la finanziaria della famiglia bergamasca Pesenti, per rilevare la sua quota di controllo del 45% del gruppo del calcestruzzo Italcementi, facendo nascere di fatto il secondo gruppo del cemento nel mondo, che avrà un socio di controllo tedesco mentre la famiglia italiana resterà in minoranza.