CASTROVILLARI – Credono sia «a rischio la riapertura prima dell’esodo estivo» del Viadotto Italia, annunciata per la fine di Luglio. Sono i segretari comprensoriali di Fillea Cgil, Antonio Di Franco, e generale della Cgil Pollino – Sibaritide – Tirreno, Angelo Sposato. In questa situazione che «ancora non è definita e soprattutto è lontana da una concreta soluzione che porti alla riapertura al traffico almeno della carreggiata Nord che permetterebbe di ridurre i disagi che il percorso alternativo, sta causando all’intera Regione» ribadiscono il rischio per «migliaia di posti di lavoro fra il settore turistico, Autogrill, comparto agricolo senza considerare le possibili ripercussioni per gli stessi lavoratori del cantiere in esecuzione». Si diconno «fortemente preoccupati di quello che possa succedere in questi giorni di esodo estivo sul percorso alternativo e, a tal proposito, chiediamo che oltre alla massiccia presenza garantita dai servizi del Contraente Generale Italsarc siano presenti con altrettanto dispiegamento di forze tutte le autorità competenti. Il sindacato ha chiesto ai lavoratori uno sforzo ottenendo la disponibilità nel rispetto del CCNL e della normativa sulla sicurezza a lavorare su più turni. Forte è l’impegno che gli stessi lavoratori del cantiere Italsarc stanno garantendo sul percorso alternativo che va dalla manutenzione, alla vigilanza, al servizio navetta ma oggi i veri assenti sono da rintracciare nel Governo centrale e regionale che continuano a sottovalutare il disastro economico e sociale che è in atto. E’ paradossale che mentre a fine luglio nello stesso cantiere Italsarc verranno aperti alla viabilità, sfatando il mito dei cantieri lumaca della A3 Sa/Rc, più di 10 km ammodernati a quattro corsie nel pieno rispetto dei tempi contrattuali premiando la buona contrattazione, l’utilizzo di tecnologie moderne, una ottima organizzazione del lavoro e soprattutto una grande professionalità delle maestranze. non si riesca di converso ad avere la stessa determinazione politica e lo stesso coraggio di trattare la questione Calabria come una vera emergenza nazionale con priorità assoluta. La nostra organizzazione sindacale si prepara ad una forte mobilitazione per il lavoro e per la Calabria».