ROMA – Annullato il regolamento elettorale per il rinnovo dei consigli dell’ordine forense. Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi di Anai, Anf, Aiga e di altre Associazioni, nonché di un numero consistente di avvocati (18 sono anche della Città di Castrovillari) che contestavano la normativa con la quale molti consigli dell’ordine, tra cui anche quello di Castrovillari, sono stati costretti al voto nel recente passato. Per molti questo risultato processuale è sintomo del fatto che si ritorni al voto con il regolamento adeguato. In tutta Italia dopo la sentenza n°8332/2015 è scoppiato il caos. Sono 101 gli ordini professionali che hanno votato prima della sentenza del Tar che annulla il regolamento elettorale dei Coa. La vicenda processuale si può dire conclusa con il riconoscimento del pluralismo della rappresentanza ordinistica forense. Gli Ordini che fino ad oggi non hanno provveduto alle elezioni possono accingersi a farlo in base alle regole sancite dal Tar che ha, nello specifico, dichiarato la illegittimità degli articoli 7 e 9 del regolamento ministeriale nella parte in cui: a) consentono a ciascuno elettore di esprimere un numero di preferenze pari al numero di candidati da eleggere; b) consentono la presentazione di liste che contengano un numero di candidati pari a quello dei consiglieri complessivamente da eleggere; c) prevedono che le schede elettorali contengano un numero di righe pari a quello dei componenti del Consiglio da eleggere. Resta da capire se ora davvero gli ordini forensi che hanno già provveduto alla elezioni dei Consigli dell’ordine dovranno ritornare alle urne. La pensa così il Sindacato Avvocati Calabria – Delegazione di Castrovillari che alla luce di questa sentenza si è espresso duramente contro questa vicenda che ha «prodotto conseguenze ben più profonde dell’immediatezza che ci sta davanti». «Come avevamo pronosticato» – scrivono i membri del direttivo – «il Regolamento Ministeriale sulle elezioni dei C.O.A. è stato annullato dal Tar Lazio» e chi ha speso «inutilmente i nostri soldi dovrà renderne il conto, non solo economico, quando tra qualche tempo sarete richiamati alle urne». Ma il Sindacato Avvocati Calabria in queste ore ha scritto a tutti i togati dell’ordine (che raggruppa i professionisti di Castrovillari e Rossano) per denunciare anche una «operazione volgare e meschina» trasformando la «nostra nobile istituzione pubblica al ruolo di un call center» in questo ultimo periodo che ha vissuto la città di Castrovillari. «Criticare e protestare non è soltanto un diritto ma anche un dovere, ed è un dovere soprattutto per gli avvocati opporsi a certi comportamenti, che attentano alla loro dignità» conclude la lettera recapitata a centinaia di avvocati del foro locale.