Un successo. Così si può definire il risultato del Rural Food Festival da poco conclusosi a Castrovillari. Già il fatto di aver messo in piedi una manifestazione del genere in piena pandemia è stato un atto di coraggio. Complimenti a Vincenzo Alvaro, giornalista enogastronomico, che insieme al suo staff di collaboratori (Daniele Mainieri, Francesco Limonti, Marco Campilongo e Antonio Capani) ha curato nei minimi dettagli l’evento organizzato dall’Amministrazione Comunale. “Sostanzialmente un percorso stupendo, tra capacità ed intraprese umane, sulla scorta dei “sentieri del gusto”, quelli improntati dai prodotti tipici, eccellenze identitarie- non poca cosa- che hanno affermato con tanti partecipanti e visitatori entusiasti cosa suscita appartenenza, storia, cultura ancestrale e rurale di un popolo” scrive in una nota l’amministrazione Comunale. E’ stata l’occasione per riaffermare, ancora e con un tripudio di menù tra addetti alle elaborazioni- affermano il Sindaco Mimmo Lo Polito e l’Asessore al Turismo Ernesto Bello. – “la qualità e la salubrità della dieta mediterranea, combinata alle biodiversità del territorio, alla qualità dell’intero agroalimentare e all’unicità degli ambienti naturalistici esistenti che lo rendono e vengono continuamente offerti”. Fattori di eccellenza per il made in Pollino- rilanciano ancora convinti i due amministratori – “che vogliamo promuovere per accompagnare le intraprese nella ripartenza già in atto, espressione di vera attenzione pure per l’indotto che crea tutto ciò nei confronti della responsabilità sociale da sensibilizzare, sempre più, sull’importanza dell’economia circolare. Ecco perché gastronomia e tradizione sono le peculiarità che renderanno questo evento di zona, con i prodotti tipici della nostra terra, occasioni per ritrovare il ‘gusto’ di mangiare in compagnia, assaporando appieno una convivialità che aiuta come lo è stato questa esperienza per un viaggio all’insegna del buon cibo e della riscoperta imprescindibile di sapori unici. E’ anche questo il contributo dei Centri montani per la costruzione del bene e della crescita comune”. I numeri parlano chiaro. 32 cantine coinvolte con 25 produttori agricoli, le visite a questi scrigni d’eccellenza (e ad altri) appartenenti al territorio, varie degustazioni, con 9 visite dedicate ai bambini per conoscere antiche metodiche, imprescindibili, per elaborare manufatti di qualità, 6 laboratori didattici, incontri mirati, per non parlare delle coinvolgenti lezioni in presa diretta impartite da esperti di settore e rivolte al pubblico per far comprendere come armonizzare e cucinare le squisitezze offerte dalla terra. Ed ancora convivi ed eventi guidati e impreziositi da chef nonché da interpreti appassionati del made nel Pollino che hanno a cuore di rendere gli uni la storia “in un piatto” o altro prodotto e gli altri in tutto ciò è stato ereditato e coniuga l’esistente.Una scommessa vincente la quattro giorni del Rural Food Festival, che si è svolta a Castrovillari, grazie ad una idea dell’Amministrazione comunale, finanziata dalla Regione, patrocinata dal Parco, dal Gal, dalla CIA, Coldiretti e sostenuta dalle Condotte Slow food Magna Grecia-Pollino- Valle del Mercure nonché dai contributi di Gas Pollino, Aci di Cosenza, GLF e dalla partecipazione dei Comuni di Frascineto, Civita, Saracena, Morano Calabro e Mormanno attraverso genialità e talenti, pure dei centri del comprensorio coinvolti oltre che del posto, con le loro elaborazioni di qualità.
Alla base del progetto – ricordano il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’Assessore Ernesto Bello, che per l’ente ha accompagnato la predisposizione del programma-, la volontà di realizzare luoghi di aggregazione, scambio di saperi e crescita personale attraverso dialogo e trasferimento di conoscenze da parte dell’intera comunità locale e territoriale.