BARI – Piace e non poco il vino calabrese. E la cosa significativa è che piace sempre più agli esperti del settore che lo ritengono interessante e pronto per i mercati extra nazionali. La prova lampante arriva da Bari dove si è concluso Radici del Sud, il salone dei vini delle regioni meridionali, nel corso del quale la Calabria ha stravinto, vedendosi assegnare diversi premi dalle giuria nazionale ed internazionale che ha giudicato oltre 380 vini in concorso provenienti da Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia. Un evento che per circa una settimana ha messo insieme tutto il vino meridionale portandolo all’attenzione della stampa di settore nazionale ed internazionale e permettendo alle aziende di confrontarsi ed incontrarsi con i buyers in una serie di incontri BtoB, affiancati da press tour ed un salone del vino che ha radunato centinaia di visitatori nella splendida masseria Corte di Torrelonga.
La Calabria da questo intenso percorso segnato dalla voglia di fare sistema al Sud torna a casa con 6 cantine vincitrici sulle 18 calabresi in concorso. Per la categoria “Gaglioppo” ricevono il premio per la giuria internazionale il Dom Giuvà 2012 Cirò Classico Superiore Doc di Vini du Cropio (primo classificato) e il Catà 2012 Igt Calabria di iGreco (secondo classificato), mentre per la giuria nazionale al primo posto arriva il Cirò Rosso classico superiore Doc 2012 di Tenuta del Conte, seguito dal Gaglioppo 2014 Calabria Igt di Statti. Per la categoria “Magliocco” vince, invece, Libici 2011 Calabria magliocco Igp di Casa Comerci, mentre arrivano ex aequo per la giuria nazionale il Rosso Viola 2012 Calabria Igp di Cantine Viola e Libici 2011 di Casa Comerci. La sorpresa vera arriva dalla categoria “Gruppo misto vini rosati del Sud” dove tra i 57 vini in concorso a stravincere è la Calabria con i premi internazionali assegnati al Puntalice 2014 Cirò rosato dop di Senatore Vini ed al Savù 2014 Calabria Dop di iGreco. Altra bella affermazione sempre per il vino Libici 2011 Calabria magliocco igp di Casa Comerci arriva nella categoria “Biologico” dove la giuria internazionale gli assegna il primo posto. «Le degustazioni alla cieca del concorso ci restituiscono una notizia molto importante per il comparto della nostra regione – scrive Giovanni Gagliardi su vinocalabrese.it – i migliori rosati del Sud (tra i 57 rosati in concorso da Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria) per la Giuria Internazionale sono calabresi e il vino biologico più votato dai giudici internazionali è anch’esso un calabrese (frutto della somma dei voti complessivi per i vini a marchio biologico). Un chiaro segnale di come in pochi anni la Calabria ha saputo invertire la rotta generando aziende e vini che possono non solo competere ma anche diventare riferimento per il mercato». Alla serata finale, lo ricordiamo, c’era anche un altro pezzo di Calabria: lo chef Riccardo Sculli, stella Michelin del Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Jonica di Reggio Calabria, che ha proposto una Tartara di ricciola impreziosita da aromi, erbe e essenze calabresi.