Luca Abbruzzino giovane chef dell’anno. Con lui trionfa il team di Cooking Soon

abbruzzino Espresso

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FIRENZE – Nella fotografia collettiva della nuova ristorazione italiana c’è impressa una grande fetta di Calabria. Luca Abbruzzino, figlio d’arte del ristorante Alta Cucina Locale di Catanzaro, per la guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso, è lo chef giovane dell’anno. Ma nella guida diretta da Enzo Vizzari – presentata oggi a Firenze presso la Stazione Leopolda – c’è rappresentata tutta la Calabria emergente della gastronomia. Giovani leve che raccontano il fermento che si muove nella terra ricca di tesori naturalistici, culturali, culinari unici nel proprio areale di origine, e mosaico mozzafiato di una Calabria multiforme che oggi trova sempre più spazio anche nelle guide specializzate del settore gastronomico. Nella sua introduzione alla guida de L’Espresso il direttore Enzo Vizzari parla del «futuro che stiamo vivendo» della ristorazione italiana i cui interpreti sono «sia i numeri uno di ieri, che resistono al vertice senza dare segni di cedimento, sia una fresca ondata di cuochi che sono stati capaci di metabolizzare in tempi stretti le lezioni dei propri maestri, e ora s’affacciano a riscuotere i riconoscimenti che meritano. Si chiamano Baronetto, Camanini, Mollica, Salmoiraghi, Scarello, Sposito, giusto per citare quelli in prima linea, e ancora Cogo, Costardi, Dal Degan, Iannotti, Milone e il giovanissimo Luca Abbruzzino». Bel riconoscimento per il lavoro dello chef catanzarese che è stato anche finalista della San Pellegrino Young Chef 2015. Da Nord a Sud la Calabria si presenta nel gusto attraverso le cucine degli chef Caterina Ceraudo (altra stellata insieme ad Abbruzzino) del ristorante Dattilo di Strongoli, Emanuele Lecce con la Tavernetta di Camigliatello Silano, Emanuele Strigaro ed il Novezerodue di Crotone, Bruno Tassone ed il suo San Domenico a Pizzo, Antonio Biafora padrone di casa nell’omonimo Hotel di San Giovanni in Fiore, e Gennaro Di Pace dell’Osteria Porta del Vaglio di Saracena, tutti protagonisti del format – unico nel suo genere nel panorama nazionale – Cooking Soon, presentato lo scorso maggio in Sila presso l’Antica Segheria del Cupone e nato da una intuizione di due professionisti della comunicazione enogastronomica come Giovanni Gagliardi e Manuela Laiacona. La rete di chef calabresi che ha sottolineato con la sua nascita il fermento creativo in continuo divenire presente da tempo in Calabria è stato premiato dai voti in ventesimi della guida de l’Espresso dando orgoglio ad una terra nella quale gli stessi giovani chef si sono dati forma associata per definire percorsi mai battuti fino ad ora, legare tradizioni, eccellenze, innovazioni, produzioni agroalimentari non solo in opere e lectio gastronomiche ma anche in chiave di marketing turistico. Luca Abbruzzino (16,5) che esprime una «concreta ricerca di sapore», Caterina Ceraudo (16) «in continua crescita», Emanuele Lecce (15) figlio d’arte che «promette ancora tante belle pagine gastronomiche», Emanuele Strigaro (14,5) «buona tecnica» e con una cucina «che sa anche osare», Bruno Tassone (14) ed il suo «pizzico di creatività divertita», Antonio Biafora (14) con i suoi piatti targati «leggera e sapore» e Gennaro Di Pace (14) «riferimeto sul versante calabrese del Pollino» sono ormai avanguardia e testimoni sulla scena internazionale del food di una regione che possiede tanti testori enogastronomici e che le nuove leve della gastronomia calabra hanno deciso di interpretare per esserne protagonisti autentici. In loro c’è l’orgoglio di un’appartenenza che si fa storia moderna con le radici ben salde nel passato ma lo sguardo ed il cuore proteso al futuro da conquistare. Con gusto ed intelligenza, tecnica e preparazione, identità ed innvazione. Chapeau.