CASTROVILLARI – Tecniche di coltivazione semplici che permettono di concentrare il lavoro in un periodo limitato nell’anno, e resa economica soddisfacente. Sono alcune delle condizioni sottolineate da Luigi Gallo dell’Arsac rispetto alla produzione e coltivazione della Cipolla Bianca di Castrovillari. Ecotipo da tempo nell’interesse del centro divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino-Castrovillari che potrebbe «rivelarsi più allettante per i giovani, anche per quanti non abbiano esperienza nel settore agricolo». Appartenente alla famiglia delle Liliacee nel secolo scorso, fino agli anni “70, veniva prodotta in grandi quantità ed esportata nei Comuni vicini a Castrovillari sia in Provincia di Cosenza che in Provincia di Potenza. «Attualmente – spiega Luigi Gallo – la superficie investita a questa coltura e il numero di produttori si sono ridotti drasticamente e si coltiva su piccolissimi appezzamenti principalmente in C/da Jardini nel Comune di Castrovillari. La produzione di bulbi di Cipolla Bianca di Castrovillari per ogni ettaro di terreno è pari a circa 300 quintali e il prezzo medio di vendita è pari a circa 50,00 (cinquanta) euro al quintale, con un valore della Produzione Lorda Vendibile (PLV) per ettaro pari a circa 15000,00 (quindicimila) euro. Considerato che i costi espliciti sostenuti per un ciclo produttivo sono pari a circa il 20% del valore della Produzione Lorda Vendibile (PLV) cioè 3000 (tremila) euro, si calcola un reddito pari a circa 12000,00 (dodicimila) euro per ettaro di terreno». Produzioni dal rischio d’impresa «molto ridotto in quanto non richiedono grandi investimenti ma solo le anticipazioni colturali – aggiunge Gallo – Altro vantaggio economico, nell’avviare una imprenditoria giovanile in questo comparto, è quello di utilizzare le risorse del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, le misure relative all’ammodernamento delle aziende, al primo insediamento in agricoltura, ecc.. Altre opportunità per giovani imprenditori scaturiscono dallo sviluppo di un turismo gastronomico identitario legato alla Cipolla Bianca di Castrovillari». Gli aspetti qualitativi – approfonditi dal Ce.da. del Pollino in collaborazione con il CRA-Unità di Ricerca per l’Orticoltura di Montanaso Lombardo (Lodi) – narrano di livelli di pungenza molto variabili, con valori di acido piruvico (sostanza indice della pungenza) oscillanti tra 2,5 e 10,5 µmol (micromoli) per grammo di peso fresco. La presenza di genotipi con livelli di pungenza molto bassi la assimilano alla più famosa Cipolla Rossa di Tropea e lasciano intravedere la concreta possibità di costituire, attraverso interventi di selezione conservativa una popolazione di Cipolla Bianca di Castrovillari migliorata per uniformità ed aspetti qualitativi del bulbo.