In Viaggio per scoprire quel vitigno antico, il Magliocco

IN VIAGGIO MAGLIOCCO 1

IN VIAGGIO MAGLIOCCO 1

 

CASTROVILLARI – «Si chiama Magliocco ed è un vitigno autoctono, antichissimo, orgogliosamente calabrese. Oggi recuperato e rilanciato dopo un lungo oblio da una generazione di imprenditori illuminati e inserito nella Dop di recente istituzione Terre di Cosenza». Inizia così il lungo ed appassionante racconto della giornalista romana, Marilisa Zito, venuta in Calabria, in compagnia del fotografo Franco Cogoli, per scoprire una Calabria «fresca, verdissima, vivace. Ricca di storia, tradizioni e identità difese con passione. E naturalmente ospitalissima, come nelle migliori tradizioni del sud» che si noda attorno al Magliocco, il vitigno identitario della Dop Terre Di Cosenza. Un percorso che parte dalla città Bruzia di Cosenza e si dipana lungo le strade che dal Savuto arrivano fino al Pollino, passando per i comuni di Donnici, Rogliano, Bisignano, Castrovillari e Saracena, che “In Viaggio” la rivista di Cairo editore descrive in oltre dieci pagine sul numero monografico di Luglio dedicato interamente alla Calabria. Cantine e produttori che segnano il passo di una viticoltura che dal suo vitigno autoctono è capace di tirar fuori a rossi di livello internazionale. Il servizio, con foto inedite, porta a scoprire le vigne dell’area del Savuto e di Donnici circondate dai castagneti dell’Azienda Terre del Gufo di Giuseppe Muzzillo e dei suoi figli, prima di giungere da Colacino Wines e scoprire le bottiglie super premiate dell’azienda nata da papà Vittorio ed oggi portata avanti dai figli Mauro e Maria Teresa. A nord di Cosenza il viaggio si incrocia con il sorriso di Lidia Matera, titolare di Tenuta Terre Nobili e l’Azienda Vinicola Serracavallo di Demetrio Stanacati e Flaviana Bilotti. Dalle colline dell’azienda si scorge già il profilo del Pollino sotto la cui maestosità insistono le vigne di Tenute Ferrocinto, nella zona di Castrovillari. Qui il Magliocco si chiama “lacrima” e si declina nel carattere delle aziende del territorio fino a Saracena dove tanto Ermanno e Piergiorgio Falvo dell’azienda Masseria Falvo 1727, quanto Roberto e Maurizio Bisconte di Feudo dei Sanseverino raccontano dei vini identitari del territorio. Il Graneta 2011 premiato con la Medaglia d’Oro a Bruxelles e del “Moscato Passito al Governo di Saracena” presidio slow Food ed orgoglio di una terra tutta da conoscere, con bicchiere in mano.