Aglio, olio e peperoncino, seminario di studio all’Alberghiero Karol Wojtyla

seminario alberghiero

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CASTROVILLARI – Si è svolto nei giorni scorsi, nell’aula magna dell’Alberghiero “Karol Wojtyla” di Castrovillari, nell’ambito di un progetto didattico sul cibo tra cultura e territorio, il seminario “Aglio, olio e peperoncino”, che ha visto la partecipazione di un vasto pubblico e di vari esperti del settore. Dopo il saluto della dirigente Franca Damico, la quale ha sottolineato l’importanza di questi prodotti nella cultura regionale e nazionale, come già emerge dai lavori del prof. Vito Teti nella “Storia del peperoncino” e dello scrittore Carmine Abate, ha introdotto e coordinato i lavori il docente Luigi Blotta, il quale ha posto l’accento sulle finalità del progetto e su alcuni aspetti riguardanti l’utilizzo e il rilancio gastronomico dei prodotti di eccellenza del nostro territorio che, oltre a rappresentare un patrimonio agro-alimentare di grande valore, per le loro caratteristiche nutrizionali e organolettiche, raccontano la storia, la tradizione e la cultura delle popolazioni di questa zona. Ha preso poi la parola Luigi Gallo, divulgatore dell’ARSAC – Ce.D.A. n. 2 Pollino-Castrovillari, il quale ha tracciato un quadro dettagliato delle caratteristiche dell’aglio bianco di Laino Borgo, appartenente alla famiglia delle Liliacee specie Allium Sativum, prodotto particolare dal gusto intenso che ha visto, negli ultimi tempi, la sperimentazione di qualche giovane imprenditore agricolo, nel conservare l’aglio, in vasetti aromatizzati con pepe, foglie di alloro e ginepro, oppure in agro dolce, risultato particolarmente gradito dai consumatori come aperitivo, un nuovo modo per aiutare una sua maggiore diffusione sul mercato. A questo momento è seguito l’intervento del prof. Bruno Amantea, direttore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi “Magna Grecia”di Catanzaro, nonché direttore scientifico dell’Accademia Italiana del Peperoncino, esperto negli aspetti terapeutici della capsaicina, nonché di prodotti della dieta mediterranea. La capacità del prof. Amantea è stata quella di tracciare, in modo lieve alternando piacevolmente aneddoti e leggende, la storia di un prodotto arrivato dalle Americhe nel 1514, e divenuto uno dei beni più utilizzati per le sue virtù conservative del cibo, al posto del sale, dal costo esorbitante per la scarsa rendita dei contadini, di spiegare, quindi, la capacità della capsaicina di curare alcune malattie, di influire sulla bellezza e perfino sulle capacità amatoriali. L’ultimo momento del seminario è stato legato ad uno dei prodotti migliori della Calabria, l’olio d’oliva, presente sul terreno regionale in ben 33 diverse tipologie, Massimiliano Pellegrino, Capo Panel del Crea Oli di Rende,ha illustrato le caratteristiche del prezioso alimento, le difficoltà di commercializzazione del prodotto a causa della grande concorrenza. Questo momento è stato accompagnato dalla degustazione dei prodotti, offerti da produttori locali. A fare da cornice all’intera serata i canti popolari e i brani in dialetto calabrese legati ai vari prodotti, magistralmente eseguiti da Francesca e Stefano Iannelli. Alla fine gli ospiti, i docenti e gli studenti del corso serale e diurno hanno potuto gustare i prodotti decantati dai vari relatori in un ricco e scenografico buffetcurato dal personale e dagli studenti dell’Istituto.