ROMA – Forse è vero quello che dice Luciana Squadrilli, la giornalista di Repubblica Sapori che nel pezzo “Un mestiere da maschi? Macché, ora la pizza è anche affare da donne” afferma che «quello della pizza sembrerebbe a prima vista un mondo sostanzialmente maschile, ancor più di quello dell’alta cucina». In realtà dal nord al Sud del paese, come la stessa giornalista cita, sono tante le rappresentanti del gentil sesso ad aver rubato la scena al sesso forte ed essersi guadagnate le piazze migliori nelle classifiche dei migliori pizzaioli italiani. Tra le tante donne che si dividono tra impasti e lievitazioni, seguendo attentamente le fasi di lavorazione e cottura delle loro creazioni da forno, c’è la castrovillarese Filomena Palmieri, già citata nel libro di Slow Food “Pizza-Una grande tradizione italiana” come una delle ambasciatrici regionali della pizza. Imprenditrice e pizzaiola, prima al Campionato Italiano Assoluto di Pizza 2015 per la pizza in teglia e tra i concorrenti del talent Master PizzaChef, Filomena ha saputo farsi largo tra i nomi altisonanti della scena moderna della gastronomia italiana anche grazie alla sua costante formazione affinata in tanti corsi per affinare la tecnica e ampliare la conoscenza in materia. Tra le donne della pizza italiana – riprese anche da Scatti di Gusto (clicca qui per leggere articolo), altra importante rivista web di settore – Filomena Palmieri ha trovato la sua menzione insieme a suo marito Massimo Di Gaetani, con il quale condivide vita e professione. Il suo impasto leggero – frutto di ben 96 ore di maturazione e lievitazione – sono cotte nel forno elettrico all’interno del locale con sede in Castrovillari. Condite con quanto di meglio offra il territorio circostante e meridionale in genere ha saputo fare della territorialità il biglietto da visita per raccontare la Calabria ed il Pollino nel suo mondo rotondo.