Nuove proposte dalla UE per combattere la disoccupazione giovanile
Tra gli obiettivi della Commissione UE vi sono, per i prossimi anni, quelli di combattere la disoccupazione giovanile in Europa e agevolare il passaggio dal mondo della scuola a quello del lavoro.
A tal proposito è stato presentato un nuovo pacchetto di misure con lo scopo di abbassare gli alti livelli raggiunti dalla disoccupazione giovanile, in tutti gli Stati membri, che attualmente vede circa 5,5 milioni di giovani europei di età tra i 15 e i 24 che non riescono a trovare lavoro, soprattutto a causa della crisi economica in atto. In Italia, ad esempio, il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 36% e il problema diventa ancora più grave se guardiamo i dati più in generale. Infatti, da un recente studio realizzato da Unioncamere e Prometea sugli “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane” emerge che per l’occupazione il 2013 sarà ancora un anno difficile e che, nel panorama italiano, le regioni del Sud hanno raggiunto un livello di disoccupazione che si attesta attorno al 17,9 %, con in testa la Calabria, con il maggior numero di disoccupati, con il 20,6%; seguono poi Sicilia (19,6%), Campania (19,3%), la Sardegna (17%), Puglia (16,1%) e la Basilicata (15,6%).
La lotta alla disoccupazione è, dunque, una priorità dell’agenda politica dell’UE e il pacchetto di misure presentato dalla Commissione UE per la sua attuazione sarà finanziato dai fondi europei, in particolare dai Fondi strutturali attraverso l’utilizzo delle risorse stanziate per il Fondo sociale europeo (FSE), per il periodo 2014-2020.
Una delle proposte contenute nel pacchetto è la Raccomandazione agli Stati membri per l’introduzione di una “Garanzia per la gioventù”, finalizzata ad assicurare che tutti i giovani di età fino a 25 anni ricevano un’offerta di lavoro, di prosecuzione degli studi, di apprendistato o di tirocinio di elevata qualità entro 4 mesi dalla fine di un ciclo d’istruzione formale o dall’inizio di un periodo di disoccupazione. Inoltre, la Commissione sosterrà gli Stati membri anche promuovendo lo scambio delle pratiche di maggior successo.
Tra le misure è contenuta una Comunicazione con cui la Commissione dà avvio alla seconda fase di una “consultazione delle parti sociali europee per la definizione di un Quadro europeo di qualità per tirocini”. Lo scopo è quello di coinvolgere le organizzazioni dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori per conoscere le loro opinioni al fine di permettere alla Commissione di attuare interventi per i “tirocini” in Europa in grado di garantire realmente ai giovani un’esperienza lavorativa di elevata qualità e in condizioni di lavoro adeguate.
Altre forme di intervento sono state previste per favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei giovani quali l’”apprendistato” e la “mobilità”. L’obiettivo è quello di creare un’ “Alleanza europea per l’apprendistato” che vedrà coinvolte tutte le parti interessate – dalle autorità pubbliche alle imprese e alle parti sociali, dagli operatori dell’istruzione e formazione professionale alle organizzazioni rappresentative dei giovani, per promuovere programmi e migliorare la qualità e l’offerta dell’apprendistato nell’UE.
In merito alla mobilità, invece, è intenzione della Commissione, attraverso la predisposizione di un apposito “programma EURES per l’occupazione giovanile”, continuare a rafforzare la mobilità orientata ai giovani.