REGGIO CALABRIA – Ancora un prestigioso riconoscimento per l’olivicoltura calabrese, più precisamente per il territorio della provincia di Reggio Calabria. La varietà “sinopolese” è diventata Presìdio Nazionale dell’olio extra vergine d’oliva. «C’è da esserne fieri» riferisce Alberto Carpino, responsabile regionale Presidi Slow Food Calabria, «sono quattordici in Calabria i Presìdi dell’olio extravergine di oliva, un risultato mai raggiunto prima, che evidenzia una crescita professionale dei nostri produttori, che ormai non temono alcun confronto». Slow Food Reggio Calabria è orgogliosa di presentare ai tanti soci il nuovo riconoscimento ottenuto da una delle cultivar più rappresentative dell’olivicoltura reggina. Una cultivar che fino a pochi anni fa era considerata adatta a essere utilizzata quasi esclusivamente come oliva da mensa (livuzza/pianota). Grazie alla perseveranza e professionalità di tanti piccoli produttori, come la Famiglia Loria, c’è stata una svolta. L’applicazione di nuove tecniche agronomiche hanno permesso a molti di cominciare a produrre olio di qualità anche dalla “sinopolese”. L’azienda della Famiglia Loria nata nel 1960, è situata a ridosso del Parco Nazionale dell’Aspromonte e si estende tra i 400 ai 700 mt. di altitudine nel comune di Delianuova. Una ricca e affascinante vegetazione che degrada repentinamente verso il mare, dove la macchia mediterranea è arricchita dall’imponente presenza di ulivi maestosi. Ulivi che l’azienda Loria cura con impegno e passione per ottenere un olio buono, pulito e giusto. Gli oli che sono “Presìdio” sono sottoposti a verifica ogni anno, ogni anno devono meritarsi il riconoscimento. Nel 2020, sempre in provincia di Reggio Calabria, sono stati confermati meritatamente gli oli ”Dolciterre” delle Sorelle Garzo di Seminara e “L’Ottobratico” dei Fratelli Fazari di San Giorgio Morgeto.