Parigi: Stefania Monaco premiata da Gambero Rosso

monaco stefania

 

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PARIGI – Si chiama “Paris Week” ed è una iniziativa di Gambero Rosso lanciata per la prima volta a Febbraio che vuole mettere in evidenza i migliori sapori italiani a Parigi. Un ricco programma di eventi che ha visto alla cena inaugurale riscoprire vecchie ricette e impasti innovativi in una cena tematica sulla cottura a legna. Da Bijou, ai piedi di Montmartre, protagonisti due eccellenze italiane premiate, Gennaro Nasti, proprietario di Bijou, Tre Spicchi nella guida Top Italian Restaurants (Pizzeria dell’Anno nel 2018), insieme a Michele Farnesi, la stella di Dilia (Chef dell’Anno nel 2019), premiato con i Tre Gamberi. E’ andata anche in scena “ la più grande degustazione di vino italiano a Parigi all’interno del Vinexpo, di cui Gambero Rosso è partner ufficiale dal 2014. Durante la manifestazione sono stati  premiati i ristoranti, pizzerie e wine bar selezionati nella guida digitale Top Italian Restaurants Paris 2020:  Il Bijou (Tre Spicchi), Mori Venice Bar (Due Forchette), Le George (Tre Forchette), Dilia (Tre Gamberi), Il Vicolo (Una Forchetta), Racines (Tre Gamberi), Passerini (Tre Gamberi), Penati al Baretto (Due Forchette), Osteria Ferrara (Due Gamberi), Retrobottega (Due Bottiglie), Caffè Stern (Due Forchette), Il Carpaccio (Due Forchette), Emporio Armani Caffè Ristorante (Due Forchette), Tempilenti (Due Gamberi), IDA by Denny Imbroisi (Due Gamberi) e LE BB Pizzeria Trattoria (Un Gambero) della castrovillarese Stefania Monaco. Aperto da solo sette mesi, il progetto di Stefania Monaco, finanziato da una società francese ha conquistato subito questo importante riconoscimento e l’apprezzamento dei suoi clienti. Un ristorante italiano che usa solo materie prime che arrivano direttamente dalla nostra nazione e che si avvale dello chef Andrea Alota e del sommelier Mariagiovanna Amuro. Quella della Monaco che ha deciso di “emigrare” in Francia “è proporre una vera cucina, senza troppi fronzoli ma con tutti i segreti e le tecniche nel rispetto e nella esaltazione delle materie prime” con “carta dei vini e biodinamici” che portano alla scoperta dei vitigni italiani. Un ristorante dove recarsi sicuramente per chi si reca a Parigi e che si trova non troppo distante da Pigalle al 14 Rue De Dames. Complimenti.