COSENZA – Pagine e pagine di indirizzi utili, produttori legati alla terra, osterie che sono fedeli alla tradizione ed alla valorizzazione delle materie prime, viticoltori che con le loro produzioni sono attenti alla conservazione del territorio. Storie, volti, esperienze identitarie che ogni anno Slow Food Calabria contribuisce a valorizzare e far conoscere nelle pagine dedicate alla regione all’interno delle guide nazionali di Slow Food, il movimento della chiocciola nato da Carlo Petrini che presenterà ufficialmente la guida delle Osterie d’Italia, quella dedicata alla birre, Slow wine (il prodotto editoriale per il vino) e la guida agli extravergini domani 5 aprile alle ore 15.30 presso la sede succursale dell’Istituto D’Istruzione superiore “Mancini Tommasi” a Cosenza, di fianco Palazzo Arnone. Un appuntamento per ribadire quanto una guida sia importante nella valorizzazione del territorio e delle tradizioni anche in chiave turistica: tema che sarà affrontato nel corso della tavola rotonda “Nuove frontiere dello sviluppo locale tra produttori e territori” alla quale interverranno Sarino Branda, direttore Unindustria Calabria, Carmelo Fabbricatore, presidente regionale Unione Regionale Cuochi Calabria, Salvatore Orlando, docente Unical, Maurizio Rodighiero, Portavoce Slow Food Calabria, Giovanni Soda, direttore del nucleo investimenti pubblici della Regione Calabria, Demetrio Stancati, presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop. A porgere i saluti iniziali il dirigente scolastico dell’istituto che ospita l’evento, Graziella Cammalleri. L’incontro sarà moderato da Felicita Cinnante, delegata ai rappporti con gli enti del Mancini Tommasi. Al termine della tavola rotonda l’incontro con alcune delle osterie presenti in guida (La tana del ghiro di San Sosti, La Kamastra di Civita, Lucrezia di Trebisacce) che presenteranno un piatto dei loro menù territoriali, le aziende vitivinicole (Masseria Falvo, Serracavallo, Cantine Viola, Terre del Gufo, Terre Grecaniche, Spiriti Ebbri,
Le Moire) i birrifici (La Magara e De Alchemia) e alcune aziende premiate nella guida degli oli e aderenti alla rete nazionale dei presidi.