CASTROVILLARI – Continuano a braccetto il loro cammino, Fiorito e Stella Maris. Nella prima di ritorno, che obbligava il Terranova allo stop forzato per via del turno di riposo previsto dal calendario, le due formazioni di testa hanno colto successi che non offrono possibilità di replica ai rispettivi avversari. La Fiorito ripete la cinquina di coppa a campi invertiti e spegne subito le velleità di un Malvito mai seriamente in partita, oltre che molto rimaneggiato. Doppiette per Greco e Laudonia, mentre Di Leone ha chiuso il tabellino dei marcatori. La squadra di Michele Bruno, così incompleta, non poteva certo costituire un ostacolo duro per una delle due capolista che però ha chiuso subito la pratica senza fronzoli: alla fine del primo tempo era netta la sensazione che la gara fosse già bella e chiusa. Tutto tranquillo anche per la Stella Maris che passa senza difficoltà a Bisignano contro una Sinco che non ha, francamente, opposto molta resistenza. Non è stata la migliore esibizione della squadra di mister Grisolia, anche perché la situazione assenze non è cambiata di molto: viene da chiedersi cosa possa fare potenzialmente una squadra che, in una giornata non proprio di vena, rifila tre gol a domicilio ad un avversario mai arrendevole in casa. La verità è che la squadra jonica è andata maturando, giornata dopo giornata, una convinzione sempre maggiore nei propri mezzi e ora si ritrova in vetta con pieno merito dando impressione di grande solidità e, soprattutto, fornendo nitida l’impressione che possa lottare fino in fondo per la vittoria del campionato. Una bella risposta a chi, forse frettolosamente, l’aveva definita una semplice sorpresa destinata a svanire molto prima della fine del girone di andata. Mezzo passo falso del Roggiano sul campo dei Medici e, alla fine, a rimontare sono stati i gialloverdi di Valentino Miraglia, sorpresi dall’inizio sprint dei camici bianchi nel secondo tempo. Al rigore di Costabile ha replicato D’Ardis, insolito goleador, per un pareggio che può accontentare tutti, almeno considerando lo sviluppo della gara. Primo tempo con poche emozioni, ripresa divisa a metà tra lo start a pieno regime dei Medici e la reazione di orgoglio degli ospiti che, anche dopo il pareggio, hanno continuato ad attaccare non trovando però il colpo risolutore. Un pareggio che allontana, almeno momentaneamente, la squadra dalle primissime posizioni di classifica. Importantissima vittoria del Fuscaldo nel derby dei due mari contro un Sibari caduto solo all’ultimo respiro dopo essere passato inizialmente in vantaggio grazie ad una rete di Leone. Il pareggio di Paolo Zicarelli, l’uomo dei gol pesanti, ha probabilmente sparigliato le carte perché ha permesso di cominciare il secondo tempo da una situazione di parità che ha caricato la formazione di Carnevale. Nella ripresa, oggettivamente, i tirrenici hanno fatto qualcosa di più, almeno tenendo in mano il pallino del gioco, ma la rete decisiva è arrivata a pochi secondi dalla fine grazie a Cardillo che ha condannato la formazione di Praino a tornare a mani vuote. Basterà per tornare al vertice? Vedremo, intanto l’avversario non era dei più facili e la posizione in classifica inizia ad essere un po’ più consona alle ambizioni di inizio campionato. Pareggio salomonico ed equo tra S.Umile e Audace San Marco con il rigore di Rose bilanciato ad inizio ripresa da Scarpelli. Più possesso palla per i locali, che hanno tenuto in mano per maggior tempo il pallino del gioco, con ospiti, privi del portiere titolare, bravi a rendersi pericolosi in fase di ripartenza. Buono il punto per gli uomini di Rapanà, un po’ meno per la formazione di mister De Marco per il quale il risultato di vantaggio non gestito è un po’ un’occasione persa. Per il momento solo due righe su Cassano-Castrovillari, sospesa a pochi minuti dalla fine sul 2-2. Non sappiamo ancora bene perché si sia arrivato all’abbandono del terreno di gioco da parte della società ospite secondo la quale non c’erano più le condizioni per proseguire in un contesto sereno la gara, nonostante i provvedimenti disciplinari assunti dal direttore di gara. Trattandosi di episodi meritevoli di doveroso approfondimento ci sembrerebbe scorretto sbilanciarsi in valutazioni non avendo sufficienti elementi per farlo. Di sicuro c’è una cosa: quando una gara amatoriale non giunge a naturale conclusione per il comportamento dei partecipanti (a prescindere dal colore di maglia indossata) è una grossa sconfitta. Per tutti.