CASTROVILLARI – La Fiorito è in fuga? Troppo presto per dirlo, certo che, mentre alle spalle si perdono punti un po’ a turno (il Castrovillari ha osservato il naturale stop previsto dal calendario), la formazione di Bisignano è andata a vincere anche sul campo dei Medici, una delle squadre più in forma del momento. La gara di Castrolibero, giocata su un terreno di gioco pesante, è stata un alternarsi di reti con il pareggio che, forse, sarebbe stato la conclusione più equa. Invece, avere due attaccanti come Garofalo e Greco si è rivelato fattore decisivo alla lunga. I Medici escono sconfitti ma non umiliati anche perché hanno messo in difficoltà in più di un’occasione la capolista, che ha concesso qualche occasione di troppo. Ripetiamo, facendo la somma di tutti i fattori, il segno X non sarebbe stato uno scandalo ma la Fiorito è stata brava anche a mettere i propri attaccanti in condizione di segnare, in altri termini ha sfruttato al meglio il proprio pezzo forte. Nessuna sorpresa, dunque, il primo posto ad oggi è senza dubbio meritato. Perde la sua prima gara il Roggiano a Sibari al termine di una contesa molto condizionata dal vento. Nel primo tempo ha soffiato alle spalle del Sibari e quindi le azioni si sono svolte nella metà campo gialloverde. La rete decisiva di Tocci è arrivata quasi subito e ha indirizzato la gara verso il piano preferito della squadra di mister Praino che ha poi fatto della difesa, specie nel secondo tempo e col vento contrario, la sua carta vincente. A proposito: una sola rete subita in sei gare a conferma dell’organizzazione e solidità della squadra jonica. Si parla sempre delle stesse squadre in ottica primi posti, è anche giusto spendere qualche doveroso elogio per Busa & c. che, piano piano, stanno scalando posizioni in classifica. Bravi. Il Roggiano non si può dire che abbia giocato male, anche perché controllare la palla non era esattamente un’operazione facile. Nella ripresa la sfortuna, sottoforma di una traversa, ci ha messo lo zampino e la prima sconfitta si è materializzata senza grandi demeriti. Troppo preponderante il fattore eolico per poter disquisire di aspetti puramente calcistici. La sorpresa del Sabato, invece, viene da Fuscaldo dove il Cassano impone il pari ai tirrenici che, con un punto in due gare, subiscono una vistosa frenata. Vediamola un attimo dalla parte dei campioni uscenti: affronti l’unica squadra a zero punti, riesci a passare in vantaggio all’ultimo minuto ma nel recupero subisci il pareggio degli avversari. Come si fa a non sentire lo sgradevole odore dell’occasione persa? Certe partite, a prescindere da chi aveva meritato durante i 70’ regolamentari, vanno portate a casa, con cinismo e senza fronzoli. In ottica classifica e futuro sono senza dubbio due punti persi. Cambiamo angolazione: il Cassano gioisce meritatamente per un punto forse nella gara più difficile sulla carta. Quando tutto sembrava perso è arrivato, in recupero e in dieci (fuori Santoro per somma di ammonizioni) il pari che regala morale e rende anche giustizia ad una squadra che ha disputato senza dubbio una buona gara e per cui lo zero in classifica era, probabilmente, una punizione eccessiva per i demeriti mostrati in campo. Vince e convince nuovamente la Stella Maris che espugna San Marco al termine di una gara controllata per buona parte dagli uomini di mister Grisolia: le due reti nel primo tempo non hanno praticamente lasciato diritto di replica alla formazione di Rapanà, apparsa per la verità evanescente in attacco (d’altra parte, le assenze si sono concentrate soprattutto in quel reparto) e che ha prodotto un’apprezzabile reazione solo in avvio di ripresa. Per il resto, tanto possesso palla della Stella Maris e vittoria meritata. Classifica che ora diventa molto interessante con 13 punti, bottino di tutto rispetto in sette gare per una matricola. Nulla da fare, invece, per l’Audace che ha poco da recriminare sul risultato finale: il secondo gol di Grisolia ha dato una mazzata alla partita e alle speranze dei normanni che non hanno più avuto la forza di rimettere in discussione il risultato. Prima vittoria per il S.Umile che vince il derby contro la Sinco al termine di una bella e combattuta partita. Doverosi i complimenti ad entrambi gli undici per essersi affrontati senza esclusione di colpi ma nell’assoluta correttezza. Ha giocato anche il vento che, nel primo tempo, ha contribuito a spingere il S.Umile nella metà campo avversaria. Ottima prima frazione quella della compagine di De Marco, andata a riposo meritatamente in vantaggio grazie alla rete di Guido Costantino: le quattro o cinque occasioni costruite hanno giustificato a pieno il risultato. Nella ripresa, anche la Sinco ha provato a recuperare il punteggio e non le è certo mancata la volontà, ma è stata punita in contropiede da Perri che ha messo al sicuro il risultato per la sua squadra forse proprio nel momento di maggiore pressione degli avversari. Il S.Umile si è sbloccato e ora vedremo se riuscirà a dare continuità a questi tre punti: per la Sinco, invece, seconda sconfitta consecutiva ma non saremmo drastici nelle conclusioni. Non era la squadra da battere prima, non è una squadra da buttare ora. Un elogio a mister De Marco che sta lavorando bene, organizzando e motivando al meglio i suoi uomini. Continua, forse, a mancare qualcosa in avanti per fare il salto di qualità. Chiusura per Terranova – Malvito, la partita che non c’è stata. Gli ospiti erano in nove ma hanno deciso di non scendere in campo anche per dare un messaggio forte ai loro compagni di squadra: o ci si presenta completi e organizzati o è meglio restare tutti a casa, questo più o meno il succo della vicenda. Rispettabile, specie se qualcuno che ha preso impegni non li ha mantenuti, però crediamo che incappare in una sorta di auto rinuncia (che non fa scontare nulla delle due squalifiche pendenti) sia sempre una sconfitta per chi ha voglia di divertirsi. Non aveva importanza il risultato che sarebbe stato quasi scontato: la migliore risposta agli assenti sarebbe, a nostro avviso, stata semplicemente essere in campo.