CASTROVILLARI – C’è ancora un pizzico di rimpianto per come sono andati a finire questi playoff per il Castrovillari. Ma c’è anche la certezza di aver disputato una grande stagione sportiva. Ora in molti si chiedono quale sarà il futuro della compagine rossonera. Dei suoi importanti protagonisti. Natino Varrà sembra avere le valigie in mano. Qualcuno parla di una importante piazza campana professionistica. Sasà Marra acclamato dalla piazza potrebbe essere nuovamente il timoniere dei lupi del Pollino e con lui molti dei protagonisti di questa stagione. Ma è ancora troppo presto per dare conferme. Alessandro Di Dieco è stato molto chiaro con i cronisti in queste ore. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno e soprattutto valutare bene quello che può essere il futuro del Castrovillari, ma soprattutto capire chi potranno essere coloro i quali che affiancheranno Di Dieco nuovamente. Una stagione importante ma dispendiosa come confermato dallo stesso Presidente ai nostri microfoni. 60mila euro di incasso al Mimmo Rende in questa stagione. Serve qualcosa in più ha affermato Di Dieco per poter continuare a dare qualcosa di importante alla città. Staremo a vedere. Chi invece ha dato tanto è certamente Giovanni Lavrendi. Metronomo del Castrovillari e uomo simbolo per la tifoseria rossonera. “E’ stata una annata molto positiva. Ero venuto a Castrovillari per fare un campionato importante e ci siamo riusciti” afferma Lavrendi ad abmreport. “Nonostante a Dicembre siano andati via giocatori di valore, sono poi arrivati giovani altrettanto importanti che hanno dato tanto alla causa, così come tutti i miei compagni di squadra” continua il centrocampista rossonero che ha un solo rimpianto. “Gli ultimi minuti della partita di Torre del Greco li ho ancora nella mia mente. E’ stato proprio un peccato. Questo è l’unico rimpianto che ho quest’anno. E’ stato però bello e importante raggiungere i playoff, giocare a Torre e gioire e piangere per questa maglia che sono stato onorato di portare. i tifosi mi hanno fatto sentire a casa. Splendido ambiente dentro e fuori il campo, una città in cui fare sport è un piacere”. Ed adesso quale sarà il futuro di Lavrendi? “Non so nulla credetemi. Ora mi rilasso e poi si pensa a quello che si deve fare”.