CASTROVILLARI – Carattere, orgoglio e amor proprio. Sono probabilmente questi gli ingredienti giusti per conquistare la prima vittoria stagionale e tranquillizzare un ambiente che forse ha già frettolosamente dato alcune sentenze. Certo bisogna darsi una mossa. Ed a farlo devono essere coloro i quali vanno in campo. La sconfitta di domenica contro la Nocerina ha generato malcontento tra i tifosi e un pizzico di delusione tra la società. Le dichiarazioni post gara del co-Presidente Giuseppe Agostini sono state un campanello d’allarme per molti, e probabilmente un momento di sfogo dopo la deludente prestazione di domenica. Il tempo per recuperare però c’è. Siamo solo alla quarta giornata. Se è pur vero che ci si aspettava molto di più in queste prime gare, è anche vero che vi è il tempo per recuperare in classifica. Ma bisogna pensare a farlo già da domenica prossima quando i ragazzi di Marra, al suo esordio sulla panchina rossonera, affronterà il Rotonda formazione allenata da una nota conoscenza quale il tecnico castrovillarese Carmine Pugliese. La formazione lucana è però un avversario scomodo, come si è potuto appurare in Coppa Italia proprio contro il Castrovillari. Una squadra che come i rossoneri oggi naviga nei bassi fondi della classifica. Dopo un ottimo esordio sono arrivate tre sconfitte consecutive, l’ultima di misura domenica contro la Turris. Sarà l’occasione per entrambe le formazioni di provare ad uscire fuori da questa serie di risultati negativi e risalire la china. Sarà ancora una volta il “Mimmo Rende” il terreno di gioco del Rotonda, questa volta però contro avrà i “padroni di casa”. Una anomala “trasferta casalinga” per i lupi del Pollino che daranno certamente il massimo per conquistare la prima vittoria stagionale. Lo sanno bene in casa rossonera il valore ed il significato di questa sfida. Lo si evince da come hanno lavorato in questa settimana, consci di dover dare il massimo e vogliosi di scendere al più presto in campo per romediare alla sconfitta di domenica. Perchè ora serve una sterzata che possa ridare fiducia all’ambiente che in poche settimane sembra aver perso quell’entusiasmo che ha caratterizzato l’inizio del torneo. In definitiva serve una vittoria. La miglior medicina che possa esserci in certi momenti in cui più che trovare una soluzione, si cerca inutilmente un colpevole.