CASTROVILLARI – L’emergenza Covid sta creando difficoltà in tutti i campi. anche in quello sportivo. A tal riguardo in una nota firnata dai “tesserati del Castrovillari calcio” gli stessi “non avendo alcuna tutela sui nostri rimborsi” hanno ritenuto fare un un “appello”.
“Anzitutto è doveroso da parte nostra ringraziare il Presidente Alessandro Di Dieco. Dal suo intervento nella gestione concreta della società, avvenuto a dicembre, non abbiamo dovuto far fronte alle difficoltà derivanti dalla mancanza di stipendio. Prima che Di Dieco riprendesse le redini, la squadra aveva riscosso un solo stipendio, rispetto ai quattro dovuti.
In quel periodo, (novembre e dicembre) il Comune di Castrovillari, per alleggerire le incombenze societarie, si prese l’onere di farsi carico del 50% dell’importo totale dovuto alla squadra. Essendo mesi di calcio mercato alcuni calciatori hanno preferito società che offrivano maggiori garanzie”. Alcuni però “pur avendo ricevuto offerte supportate dai buoni risultati ottenuti, siamo rimasti a Castrovillari riponendo la nostra fiducia nell’impegno che aveva assunto il Comune, nei nostri confronti, e nel presidente Di Dieco”. Ed allota in quel periodo “tutto stava andando bene. Nonostante i tanti cambi in entrata e in uscita stavamo raggiungendo l’obiettivo “salvezza” posto dalla società. È superfluo sottolineare che le difficoltà causate dalla pandemia in atto riguarda tutti i lavoratori e in particolare i tesserati che come noi dovevano far affidamento sul rimborso spese”. Pertanto, “al di là della possibilità di ripresa del campionato, vorremmo che la società raggiungesse con ognuno di noi un accordo favorevole per entrambe le parti” Nel caso dovesse terminare il campionato, come viene da alcuni predetto- continua la nota – “e il Comune, avendo altri problemi a cui far fronte, non potrà mantenere l’impegno preso a dicembre, come desumiamo, corriamo il rischio di finire una stagione con sei stipendi in meno che avranno un peso non indifferente che ci metterà in grosse difficoltà economiche”. Per cui da oggi fino al “prosismo impegno lavorativo” intercorre “tranto tempo” ed è “difficile vivere senza stipendio”. Siamo consapevoli c- continua ancora la nopta “che anche le società sono in difficoltà. Ci appelliamo alla bontà della nostra di società affinché ci venga incontro. È implicito che se avessimo riscosso tutti gli stipendi dovuti fino a dicembre non ci saremmo trovati nella condizione di rivolgerci al nostro presidente per chiedergli di venirci incontro in questo momento difficile” Dal nostro punto di vista conclude la luga nota stmapa “siamo fieri di non aver lesinato le nostre energie lavorando in silenzio, di aver onorato i colori, i tifosi, la città e nostante le difficoltà stavamo raggiungendo l’obiettivo prefissato. Ci auspichiamo che la Società compia un atto di solidarietà e ci venga incontro”.