CASTROVILLARI – Gioia e amarezza. Sono i sentimenti contrastanti che “pervadono” Alessandro Di Dieco all’indomani della promozione in serie D . L’artefice del successo rossonero, il giovane imprenditorie presidente del Castrovillari calcio affida ad una missiva le sue sensazioni post promozione. “Sono felice perché ho finalmente visto una città reattiva e unita ad acclamare la propria squadra che con la sua voglia di riscatto si è identificata appieno nei colori che rappresentano la nostra Castrovillari”. Al contempo però Di Dieco si dice “amareggiato, perché di primo acchitto sembrerebbe quasi che la società non ricopra che un ruolo marginale in questa sudata vittoria”. In questi sei anni questa società “ha investito ingenti risorse in termini economici, di tempo e dedizione, compiendo grossi sacrifici”. Sacrifici “in particolar modo miei e della mia famiglia, a cui da anni sottraggo tempo e attenzione per dedicarmi al bene e al ,miglioramento della squadra”. Tra le tante domande “che mi sono posto in questi anni e che mi tornano in mente in queste ore è certamente…come si fa a vincere? Non sono tanto presuntuoso da credere di avere una soluzione certa a tale quesito ma sono sicuramente convinto che nel calcio si vince in primis se la società è solida, se è capace di mantenere una rigida organizzazione ed al contempo di garantire al gruppo il benessere economico, attraverso giusti e puntuali compensi, sia morale attraverso rapporti umani basati sul rispetto e stima reciproci”. Di Dieco sottolinea come “ricevere la visita di un esponente dei massimi vertici della Lega (il Presidente Cosentino ndr ) è un onore che ci è stato concesso esclusivamente per il rispetto conquistato dalla società grazie alla serietà e dedizione e amore verso i nostri colori” . Purtroppo “la stessa considerazione ad oggi non mi è pervenuta dalla mia città. Motivo per cui non mi sono sentito parte importante in questa vittoria. Non è ancora il momento di rilasciare dichiarazioni ma ho voluto affidare le prime sensazioni a questa nota. Infine vorrei terminare con un monito che sarebbe opportuno tutti noi tenessimo a mente: da soli non si va da nessuna parte, è uniti che si vince”. Probabilmente uno sfogo quello di Alessandro Di Dieco a cui va dato il merito di aver preso il Castrovillari e portato in serie D. Chi vince scrive la storia dei club, e chi scrive la storia di una squadra di calcio merita il plauso dei suoi sostenitori come dei suoi giocatori. Oggi ci ha pensato capitan Musacco attraverso i social a ricordare che “la città di Castrovillari gli deve tanto perché fa tutto con il cuore e con i sacrifici, un abbraccio grande presidente”.