Catinali: orgoglioso di essere a Castrovillari. Ora tocca a noi dare il massimo

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CASTROVILLARI – Manca poco all’esordio del Castrovillari in questo campionato di serie D. Domenica a Portici i lupi del Pollino di Francesco Ferraro inizieranno questa nuova e importante avventura in campionato. Lo faranno con una squadra rivoluzionata rispetto allo scorso anno e con un condottiero di nome Edoardo Catinali. E’ lui il nuovo capitano del Castrovillari, ed è con lui che parliamo del primo avversario stagionale. “ Vorrei prima esternare a nome di tutto il Castrovillari calcio la nostra vicinanza a mister Ferraro per la dipartita del caro Papà avvenuta in settimana” afferma il capitano rossonero a cui si unisce la redazione di abmreport e tutta la società rossonera. Ritornando al Portici “giocheremo contro una squadra giovane che deve essere affrontata con la massima concentrazione. Hanno un allenatore molto preparato che lavora bene, sarà una gara difficile ma scenderemo in campo per conquistare i tre punti”. Il centrocampista napoletano ha scelto Castrovillari perché vuole scrivere anche qui una pagina importante della sua storia calcistica. “Lo spero. Abbiamo una squadra ottima composta da giovani di grande valore e da un gruppo “over” pronto a mettere in campo tutta la sua esperienza per dare soddisfazioni ai propri tifosi e far crescere questi ragazzi”afferma Catinali che quando è stato chiamato a Castrovillari non ha esitato. “Ho scelto di indossare questa maglia per la piazza, per l’allenatore e il direttore sportivo. Il Castrovillari è una squadra importante, una grande società,  che mi onora oggi di indossare la fascia di capitano e per la quale darò il massimo. Avevo altre offerte ma non ho esitato. Ho visto le immagini della finale ed ho visto quella marea rossonera che sosteneva la squadra. Avere questi tifosi non può che fare bene a noi giocatori e alla società rossonera che spero di ripagare con il mio impegno e con i risultati”. Il Castrovillari affronterà le “big” del torneo più avanti, può essere un vantaggio? “No. All’inizio le squadre non si conoscono, soprattutto quelle giovani, per cui è anche più difficile affrontarle. Il calendario conta poco, ciò che conta e farsi trovare pronti e dare il massimo per questa maglia iniziando da subito, poi ogni gara ha la sua storia. Ed io mi auguro di poter scrivere insieme ai miei compagni pagine importanti di questo splendido e storico libro rossonero”.