CASTROVILLARI – Un pareggio che non aiuta. Proprio quando la vittoria sembrava essere dietro l’angolo e la sfortuna aver tolto il disturbo, ecco che arrivare l’ennesima “doccia” fredda. “Non siamo riusciti ad approfittare dell’uomo in più rispetto alla squadra ospite, questa è la nostra deficienza. Nel secondo tempo i mie ragazzi hanno buttato via tre palle gol che si sono venute a creare, poi arriva l’avversario che ti fa un solo tiro sotto la tua porta e segna” dichiara il tecnico Franco Viola nel post-gara pareggiato (2-2) in casa con la Frattese. Un incontro giocato con il cuore dai “lupi” e che avrebbe potuto invertire l’andamento negativo di questo inizio di stagione, ma i limiti della squadra rossonera sono visibili a tutti e alla fine le carenze si pagano. “Abbiamo dei problemi e dobbiamo cercare di risolverli continuando a lavorare e a lottare. Onestamente i ragazzi hanno fatto una grande prova ma la Frattese ha una batteria di attaccanti molto potente: il capocannoniere del campionato, Da Dalt, Ragosta e altri calciatori” afferma mister Viola che aggiunge: “Ci sta anche questo pareggio, purtroppo a noi manca quel tocco in più per poter vincere le partite. Comunque parto da questa gara per cercare di risollevare le sorti della squadra”. Archiviato il passato, adesso si pensa al futuro con una buona dose di ottimismo e un pizzico di ironia. “Se fosse possibile – conclude il tecnico rossonero- comprerei al supermercato una grossa dose di fortuna”. Un solo punto, quello guadagnato con i nerostellati, che tuttavia non incide sulla posizione in classifica in quanto anche le dirette avversarie dei rossoneri, che si trovano nella zona play-off (Sersale, Due Torri, Sarnese, Roccella), non sono andate oltre il segno “x” nella decima giornata di campionato. Ciò nonostante, il Castrovillari deve necessariamente dare una svolta alla sua stagione, a cominciare proprio dalla prossima gara in trasferta con la Sarnese, se non vuole ritrovarsi in un vortice negativo che lo risucchi via riportandolo in Eccellenza dopo solo un anno di “paradiso”. Ma il cammino è ancora lungo.