CROTONE – Nato a Crotone il 19 giugno 1885 Vincenzo Scaramuzzaè una di quelle figure calabresi che hanno saputo costruirsi apprezzamenti e fama mondiale mentre in terra natia sono poco conosciuti e stimati. Formatosi alla scuola napoletana di Beniamino Cesi, Giuseppe Martucci e Rossomandi il pianista e compositore calabrese ben presto (nel 1907) si trasferì in Argentina dove, oltre alla brillante carriera concertistica, già avviata in Italia con grande successo, diede vita ad una sua ‘Scuola pianistica’, basata essenzialmente sull’approccio naturale alla tastiera, con particolare attenzione alla forza di gravità del braccio che lo portarono ad diventare il maestro dei grandi pianisti del 900. Il grande concertista polacco Arthur Rubinstein gli autografò una propria fotografia con questa dicitura: “Al grande maestro con ammirazione e invidia per il suo magnifico lavoro artistico” lasciando immaginare quale fosse la statura artistica di Scaramuzza pianista, compositore e impareggiabile insegnante, capace addirittura di suscitare sentimenti di sana invidia in un artista come Rubinstein. Il suo metodo e la tecnica elaborati eliminavano i classici esercizi tecnici e degli studi per il meccanismo. La tecnica pianistica veniva affrontata direttamente sulle opere. I quaderni degli allievi erano spesso usati dal maestro per fare dei disegni di anatomia, e inoltre spiegava concetti musicali con immagini vive, adatte anche ai bambini. Alla sua scuola si formarono pianisti di fama mondiale come Martha Argerich, Daniel Barenboim, Bruno Leonardo Gelber, Fausto Zadra, Francisco Amicarelli, Carmen Scalcione, Raul Spivak, Emilio Rabaglino, Rolando Nicolosi, Edoardo Hubert, Edith Murano solo per citarne alcuni. Fu anche insegnante dei rinomati pianisti di tango Beba Pugliese e Horacio Salgán. L’Istituto di bibliografia musicale calabrese (IBIMUS), a distanza di cinquant’anni dalla sua morte organizza a Crotone dal 19 al 20 giugno 2019- nellaSala del Museo Pitagora presso il Parco Pignera – due giornate internazionali di studi per ricordare la figura del grande compositore e musicista crotonese. L’evento è realizzato grazie al contributo della Regione Calabria (Pac 2014-2020 Azione 3 tipologia 3.2) e fa parte di un progetto più ampio di valorizzazione dei fondi musicali e dei musicisti calabresi. Il ricco programma prevede i saluti dell’assessore ai beni culturali della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano, del Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e gli interventi di Monica Stripari (Asociación civil Adimus di Buenos Aires), Sebastián Colombo García (Centro de estudios pianísticos), Mariarosa Romano (Società Beethoven di Crotone), Agostino Ziino (Presidente onorario dell’Istituto di bibliografia musicale calabrese), Annibale Cetrangolo (Università di San Martin, Buenos Aires), Sebastián Colombo (Conservatorio di Utrecht, autore del libro Vicente Scaramuzza. La vigencia di una escuela pianistica), Carla Di Lena (Conservatorio delL’Aquila, studiosa della Scuola pianistica napoletana), Massimo Distilo (Ibimus calabrese, autore di un libro su Thalberg e la Scuola napoletana), Pamela Panzica (Conservatorio de L’Aquila), Annunziato Pugliese (Ibimus calabrese), Beba Pugliese (Pianista argentina, allieva di Scaramuzza), Emilio Rabaglino (Pianista e direttore d’orchestra, allievo di Scaramuzza), Ita Scaramuzza (nipote di Vincenzo Scaramuzza), Monica Stirpari (Conservatorio ‘Mauel de Falla’ di Buenos Aires e presidente del Concorso ‘Homenaje al maestro Vincenzo Scaramuzza’); José Ignacio Weber (Università di San Martin, Buenos Aires). Presidenti delle due sessioni saranno: Francesco Paolo Russo (Conservatorio di Latina, Università di Valladolid e di Salamanca – Spagna) e Annibale Cetrangolo (Università di San Martin, Buenos Aires).
Al termine della prima giornata mercoledì 19 giugno ci sarà un concerto presso il Duomo di Crotone alle ore 20.00 con musiche di Scaramuzza e altri con la partecipazione di grandi solisti: Anna Pugliese al violino, Marcelo Nisiman al bandoneon, Gesualdo Coggi al pianoforte.