ROMA – Cosa hanno in comune Castrovillari e Castro Montano? Probabilmente nulla avremo detto fino a qualche tempo fa. Da oggi invece le due cittadine sono legate grazie alla fantasia letteraria di Antonio Parrilla che ha prodotto il suo primo romanzo noir dal titolo “Tressette col morto”. Antonio, figlio di Gino e Vera Casciaro, che ricordiamo con affetto autrice del testo “Pianeta K”, da anni ha lasciato Castrovillari per vivere a Roma. Laureato in informatica, lavora per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove attualmente si occupa di comunicazione. Lettore accanito, ha deciso da tempo di cominciare a scrivere brevi racconti con i quali ha vinato diversi premi letterari. Ora è arrivato anche il momento del suo primo romanzo noir, presentato nei giorni scorsi al Salone del Libro di Torino. Una storia che si svolge nel paesino inesistente di Castro Montano, la cui descrizione però ha chiaramente forti riferimenti con i luoghi in cui l’autore è cresciuto e narra di uomo politico ed ex sindacalista di Castro Montano, Alfonso Bertelli, trovato morto nella sua auto, schiantatasi ai bordi della Salerno – Reggio Calabria. Sull’incidente indagherà il tenente dei Carabinieri Piero Alemanno, conterraneo della vittima, in servizio a Roma coadiuvato dal Maresciallo Congiu che presta servizio proprio a Castro Montano. Un mistero che poi verrà svelato dall’investigatore con un finale mozzafiato. Il vero protagonista del libro è certamente il Sud, nei suoi splendori e nelle ombre, nelle consuetudini, nei vizi del potere, nella carnalità prepotente di donne bellissime e infine nell’orgoglio e volontà di giustizia. Leggendo il libro, edito dalla casa editrice “Sillabe di sale”, è evidente notare come l’opera di Antonio Parrilla voglia essere un omaggio alla sua terra, alle sue radici come d’altro canto si evince dalla citazione a inizio opera. Un libro da comprare e da leggere tutto d’un fiato , un testo in cui sarà bello trovare un pezzo romanzato del nostro territorio.