“Statue Unite”, spassosa commedia di Eduardo Tartaglia

statue unite

 

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CASTROVILLARI – Il teatro Sybaris si tinge di comicità con “Statue Unite”, sesto appuntamento della XVI Stagione Teatrale di Castrovillari andato in scena ieri sera. Una spassosa commedia di Eduardo Tartaglia autore, regista e protagonista insieme a Veronica Mazza e con la partecipazione di Peppe Lanzetta. Un viaggio che i due protagonisti della storia, Raffaele e Adelaide percorrono nella Via Toledo della bella Napoli nelle vesti di improvvisati artisti di strada, in attesa di catturare l’attenzione dei passanti grazie alla particolare posizione di Adelaide che si trova sospesa nel vuoto, sopra la testa di Raffaele il quale sorregge, in maniera inspiegabile,  il corpo della donna attraverso un’asta di legno.  Un “brevetto”, così denominato dal protagonista che spera un giorno possa essere preso in considerazione cambiando le sorti economiche della propria esistenza. Ma l’obiettivo principale dei due artisti è quello di destare curiosità e attenzione negli occhi del passante che purtroppo è distratto da altro. In realtà non dovrebbero parlare essendo statue ma Adelaide esprime necessità di proferire parola in mancanza di gente intorno e nella prima chiacchierata, ricordiamo tutte interamente in napoletano, si parla di come la tecnologia regni ormai sovrana confutando per certi versi il gusto della chiacchiera e dell’ascolto. Adelaide cita poi un articolo di un giornale nel quale si racconta la morte di una donna avvenuta in spiaggia e di come la gente intorno continui a fare le proprie cose come se nulla fosse accaduto ma “noi dissentiamo dalla strafottenza che ci circonda, il mondo virtuale porterà ad una sconfinata solitudine, quella che sta sempre nella gente, la solitudine nella moltitudine e le Statue Unite sono il primo passo per far fonte a questo stato di cose”. Poi in scena la figura del brigadiere che ha sempre un ruolo scomodo per gli artisti di strada che riesce bene ad infastidire Adelaide e Raffaele e che poi alla fine, comunica loro del suo prepensionamento  invitandoli alla festa che sta organizzando ma attenzione, in veste di statue. Insomma , attraverso la  comicità si esprime la tristezza e la disperazione che avvolge via Toledo ma non solo Tartaglia attraverso la risata mette il dito nelle piaghe aperte della sua bella Napoli.