CASTROVILLARI – In sala stampa dentro il foyer del cine teatro Vittoria l’emozione è palpabile anche se i protagonisti della conferenza stampa che apre di fatto la ventesima edizione di Primavera dei teatri sono attori navigati. Ma ogni debutto porta con sè la sana inquietudine che si muove dentro lo spettro di «rigore e libertà» che descrive al meglio l’opera di Jan Fabre, uno tra i più innovativi artisti della scena internazionale, il cui racconto di vita (dalla gioventù alla maturità artistica) rivive sulla scena nel corpo di Lino Musella. Al suo fianco Saverio La Ruina, ideatore insieme a Dario De Luca, del festival castrovillarese ormai diventato un grande appuntamento nazionale che negli anni ha saputo crescere insieme ad artisti che da qui sono passati, ed ha avuto l’ardire di saper riconoscere – prima di altri – talenti che poi davvero lo sono diventati con sudore e passione per il mestiere teatro. L’attore si è raccontato con grande intimità – intervistato da Valeria Bonacci, ufficio stampa del festival ideato da Scena Verticale – nel corso dell’incontro con la stampa che anticipa e presenta le opere in programma giorno dopo giorno. Un dialogo ed una conoscenza tra due artisti diversi e distanti tra di loro che però è riuscito a stabilire una «grande vicinanza» tra i due tanto da rendere “naturale” ciò che sulla scena rivive attraverso i diari pieni di «intimità, tormenti, pulsazioni giovanili» nei quali tutti si possono riconoscere. Una perfomance dai tratti profondamente empatici con il pubblico che «trasuda amore per la bellezza e l’arte» e presenta il personaggio – uomo nel suo tratto istintivo, ironico, ma che è anche un viaggio introspettivo molto autentico e doloroso. Lo spettacolo “The night writer. Giornale Notturno” apre di fatto la ventesima edizione del festival che avrà un prologo pomeridiano, alle 17.30, con il primo degli appuntamenti kids della compagnia pugliese Crest “Biancaneve, la vera storia”. La primavera è pronta a sbocciare. Si alzi il sipario.