CASTROVILLARI – Vent’anni di sguardo profondo ed attento sulla realtà della drammaturgia italiana sono valsi a Primavera dei teatri uno spazio di considerazione importante nel mondo del teatro contemporaneo. Ne è la prova il fatto che da anni ormai il festival ideato da Scena Verticale è scelto da molte compagnie italiane per i debutti delle loro opere. Lo sarà anche quest’anno con ben 14 anteprime nazionali tra le quali anche il nuovo spettacolo di Dario De Luca, codirettore artistico insieme a Saverio La Ruina del festival castrovillarese. Psicompompo sulla scena nello spazio dei Bocs Art a Cosenza è l’unica performance “oltre confine” che Pdt 2019 regalerà al suo pubblico. Ma, come racconta lo stesso protagonista e regista della nuova produzione di Scena Verticale, lo spazio «magico» della città dei Bruzi dedicato alle residenze artistiche ha «suggestionato! gli autori durante le prove tanto da farli decidere per il debutto in quella cornice sul lungo fiume. «E’ lo spazio più funzionale, drammaturgicamente, a quello che noi raccontiamo» ha spiegato Dario De Luca. Sulla scena insieme a lui anche Milvia Marigliano della quale parla in maniera entusiasta: «è un’attrice che merita tutta la fama che si porta dietro, professionista di grandissimo di livello, è un piacere lavorare con lei». Primavera dei teatri è ormai a pochi giorni dal suo inizio ufficiale. vent’anni in cui il festival è «diventato grande» spiega ancora De Luca ed ha «acquisito importanza negli anni, diventato sempre di più punto di riferimento per la nuova drammaturgia italiana e per quello che di drammaturgia si costruisce ed avviene in Europa». Oltre al progetto Europe Connetion infatti quest’anno ci sarà un focus sui drammaturghi del Sud America. Traguardi e risultati dei quali «possiamo ritenerci soddisfatti» aggiunge Dario De Luca pensando alle evoluzioni che il festival ha avuto in questi due decenni di vita. Anche l’edizione alle porte sarà ricchissima di appuntamenti e spettacoli, anteprime, riflessioni, suggestioni con la magia di uno spazio contemporaneo del teatro dove lo spettatore diventa protagonista di un grande focus reale che lo porta a stretto contatto con le compagnie, gli attori, la vitalità e la ritmicità di una rassegna teatrale unica nel suo genere. Sulla scena dei tanti spazi pensati per il festival ancora una volta si potrà gustare il «ventaglio molto vasto e variegato» di cià che tiene il polso e che urge mettere in scena alle compagnie teatrali più rappresentative della dramamturgia moderna italiana. Tutto è pronto. Che si alzi il sipario sulla nuova primavera.