CASTROVILLARI – Era importante esserci, ripartire, perchè il teatro è lo spazio della socialità, dell’incontro, della convidisione. E seppur in un’epoca difficile la cultura ha bisognod i ritornare a ritrovare il suo pubblico. Dario De Luca ha aperto, con la conferenza stampa di oggi, l’edizione ventuno di Primavera dei Teatri che nella prima giornata offre un programma intenso di appuntamenti. Ad arricchire l’edizione 2020 ci sarà anche “Fra(m)menti di Primavera”, un progetto ideato e diretto da Maria Genovese. “Radio Frammenti” è un racconto itinerante del Festival fatto di voci e suoni, a partire da quei luoghi che da oltre vent’anni sono il punto di riferimento al Sud per la scena contemporanea. Al Castello aragonese alle 16:30 il primo evento di Primavera Kids – il cartellone dedicato ai più piccoli realizzato in collaborazione con Associazione Menodiunterzo e Apustrum – con l’apertura della “Mostra del Ronzinante” a cura di Menodiunterzo. Lo scopo della mostra è quello di accompagnare i bambini a ragionare sul loro essere nel mondo e sulla loro percezione della diversità. Alle ore 18:00 al Castello aragonese una delle tante novità di quest’edizione, Primavera Food: un aperitivo enogastronomico realizzato grazie ad alcune strutture ristorative della città, con il coordinamento dello chef Giovanni Spina. A seguire, l’evento di punta della giornata: l’inaugurazione dell’istallazione “ALLA LUCE DEI FATTI. FATTI DI LUCE. Opera di teatro/architettura in cinque atti simultanei”, un progetto inedito di Giancarlo Cauteruccio, fondatore di Teatro Studio Krypton, per Primavera di Teatri 2020. Il Castello Aragonese, palazzo di Città, la “Cattedrale”, palazzo Cappelli, l’Ospedale, saranno i protagonisti di cinque atti teatrali simultanei, cinque grandi attori di luce nello scenario urbano, che recitano la propria storia, immersi nella grande scena che è la città. Alle 20:00 al Castello aragonese Angelo Campolo apre il cartellone degli spettacoli di Primavera dei Teatri 2020 lo spettacolo vincitore di In-Box 2020 “STAY HUNGRY. Indagine di un affamato”, prodotto da DAF. Uno spettacolo nato dai laboratori in riva allo Stretto condotti dall’autore messinese, impegnato da anni in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza. Chiusura di giornata con l’anteprima nazionale del nuovo lavoro di Fabrizio Sinisi diretto da Claudio Autelli: alle ore 21:30 al Teatro Sybaris in scena “La fine del mondo”, opera inedita nata per sensibilizzare sull’emergenza ambientale e dare voce a una generazione che si trova forse per la prima volta ad interrogarsi sulla possibilità di una prossima propria estinzione.