Pirrera legge Pirrera: la poesia porta che si apre sul passato e lo rende vivo

pirrera legge pirrera

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La poesia si fa memoria, strumento potente per narrare con il cuore un tempo che è stato. Che oggi assume nuova forma, bellezza, ritmo, con l’appassionata ricerca dei profumi, dei legami e delle azioni che oggi diventano forma espressiva e narrativa al pubblico che ascolta. “Pirrera legge Pirrera”, serata di poesie in vernacolo castrovillarese nello spazio del teatro Khoreia 2000 a cura de “I sognatori” di Castrovillari, ha visto salire sul palcoscenico dello spazio culturale cittadino Franco e Carmen Pirrera, insieme alla piccola Lucia Magnelli. Una serata intima e appassionata dedicata al compianto Luigi Russo e a Giuseppe Bonifati che già dal 2004 aveva partecipato alla stesura dei duetti che sono stati recitati, ma anche alla moglie Rosalia Maurelli, musa ispiratrice delle poesie di Franco Pirrera e autentica conoscitrice del dialetto locale.

Tre generazioni sul palco che si sono alternate, dopo i saluti istituzionali del sindaco Domenico Lo Polito e della “padrona di casa” Angela Micieli, nella lettura delle 16 composizione inedite che hanno rievocato spazi, momenti, ricordi, nella lingua castrovillarese. Franco Pirrera ha saputo rievocare nei suoi scritti gli antichi mestieri – molti perduti nella scatola dei ricordi – che riafforano e si fanno presenti e vivi attraverso le sue parole, così come attimi di vita contadina e familiare nel ritmo di un tempo che oggi appare più frenetico e dinamico rispetto al passato che le parole raccontano.

Così le parole e il loro eco aprono una porta sul passato che diventa memoria collettiva nel presente che prova a tener viva l’identità di una storia mai sopita, sempre viva, che batte al ritmo del cuore e della poesia.