Michele Messina, i suoi racconti tra sogni e versi per volare

copertina poesia

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“Francy dice che sono troppo fantascientifico o forse è effetto del fatto che ho mal digerito il panino di sabato, mangiato dopo due giorni di prigionia nel frigo?” Questa è la frase più significativa del racconto “Ho fatto un sogno strano” di Michele Messina, presente nell’antologia “Viaggi Onirici” Opera Collettiva, pubblicata da MD Racconti in Sogno. Un’opera dedicata a chi non smette mai di sognare, dove ogni racconto è prezioso e ogni scrittore è speciale.  Vi convivono le speranze, la nostalgia, le rinascite, i ricordi, le metamorfosi, i pensieri, i sorrisi, le lacrime, la gioia, l’ironia, la fantasia e la voglia di condividere il proprio piccolo universo di libertà e comunicazione.   
Non è ancora finita per l’autore castrovillarese, insegnante dell’IPSEOA “K. Wojtyla”, nell’antologia “Non lavorare stanca” delle Edizioni Sensoinverso, in merito al XII concorso di poesia “Versi in volo”, è presente con la poesia “Mi piace vederti crescere”, dedicata alla figlia Maria Teresa. Si tratta di versi che trasmettono emozioni e sensazioni, che indagano l’animo e la vita, che offrono sorrisi e pianti, che vogliono stupirci e meravigliarci, che fanno riflettere e meditare, che sono una carezza sul viso o un pugno sullo stomaco. Versi per volare verso cime irraggiungibili e diafane.